domenica 22 Dicembre 2024
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Campari: vendite nette a 2,918,6 mln, variazione totale pari a +8,2%

EBITDA-rettificato pari a €728,9 milioni, 25,0% sulle vendite nette, in crescita del +15,5% a livello organico (+10,4% la variazione totale). Utile del Gruppo-rettificato, pari a €390,4 milioni, in aumento del +0,7%. L’utile del Gruppo è stato pari a €330,5 milioni, in calo del -0.7%

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MILANO – Il Consiglio di amministrazione di Davide Campari-Milano N.V. (Reuters CPRI.MI-Bloomberg CPR IM) ha approvato la relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2023 di Campari Group. Vendite nette pari a €2.918,6 milioni, con una variazione totale pari a +8,2%. Crescita organica del +10,5%, durante l’anno, grazie alla dinamica sostenuta dei brand, in particolare di aperitivi, tequila e premium bourbon, e sovraperformance rispetto al settore (+10,6% crescita organica nel quarto trimestre).

Campari: la relazione finanziaria annuale

EBIT-rettificato pari a €618,7 milioni, pari al 21,2% delle vendite nette, con una variazione totale del +8,6%.

Crescita organica del +15,5% durante l’anno, con un’espansione organica della marginalità di +90 punti base, guidata dall’espansione del margine lordo (+30 punti base), dall’effetto accrescitivo di spese di pubblicità e promozione (+80 punti base), e dall’effetto diluitivo di costi di struttura (-20 punti base). Crescita organica del +45,5% nel quarto trimestre, con una espansione del margine di +350 punti base, in parte a dovuta allo slittamento di spese di pubblicità e promozioni all’inizio del 2024.

Effetto cambio negativo (-8,1%, o -€46,0) milioni), principalmente guidato dall’effetto transazionale del peso messicano che ha penalizzato i costi di produzione della tequila, nonché al deprezzamento del dollaro statunitense e di alcune valute di mercati emergenti. L’effetto perimetro è stato positivo (+1,2%, pari a €6,6 milioni).

Normalizzando il livello di spese di pubblicità e promozione a un livello normalizzato (+20 punti base, corentemente con le indicazioni di una crescita organica delle spese di pubblicità e promozione in linea con le vendite (+/- 20 punti base), l’EBIT-rettificato sarebbe €600,7 milioni in crescita organica di +12,3% (+30 punti base).

EBITDA-rettificato pari a €728,9 milioni, 25,0% sulle vendite nette, in crescita del +15,5% a livello organico (+10,4% la variazione totale). Utile del Gruppo-rettificato, pari a €390,4 milioni, in aumento del +0,7%. L’utile del Gruppo è stato pari a €330,5 milioni, in calo del -0.7%.

Indebitamento finanziario netto pari a €1.853,5 milioni al 31 dicembre 2023, in aumento di €298,2 milioni rispetto al 31 dicembre 20221, riflette un free cash flow negativo dovuto principalmente all’assorbimento di cassa dovuto all’aumento temporaneo di magazzino di produzione, agli investimenti straordinari in conto capitale e al pagamento del dividendo.

Il multiplo di debito finanziario netto rispetto all’EBITDA-rettificato è pari a 2,5 volte al 31 dicembre 2023 rispetto a 2,4 volte al 31 dicembre 2022.

Dividendo annuale proposto per l’esercizio pari a €0,065 per azione, in aumento del +8,3% rispetto all’anno precedente.

Performance best in class in termini di Total Shareholder Return: +13,6% dalla quotazione, +11,2% da maggio 2007, +6,6% da gennaio 20192.

Espolòn, ora 8% delle vendite di Gruppo, si unirà ai brand a priortà globale dal 2024, combinando la forte presenza negli Stati Uniti (la più grande combinazione brand-mercato del Gruppo) al forte potenziale di crescita internazionale.

Cambiamento organizzativo strategico tramite la riconfigurazione parziale delle regioni che porterà a una singola regione EMEA 3, per la prossima fase di crescita.

Bob Kunze-Concewitz, Chief Executive Officer: “Nel 2023 abbiamo registrato un altro anno di crescita organica delle vendite di prim’ordine, grazie alla dinamica molto positiva dei brand, in particolare aperitivi, tequila e bourbon, e la sovraperformance rispetto al settore nonostante le sfide macroeconomiche e l’attesa normalizzazione dei consumi dopo la crescita eccezionale nel periodo successivo alla pandemia”.

Bob Kunze-Concewitz: “Abbiamo ottenuto per il terzo anno consecutivo crescita organica a doppia cifra su tutti gli indicatori di profittabilità operativa, sostenuta dagli aumenti di prezzo sull’intero portafoglio, che hanno permesso di più che compensare l’inflazione sui costi dei materiali e di reinvestire in maniera sostenuta nei brand nonché nel rafforzamento dell’infrastruttura aziendale per la prossima fase di crescita”.

Matteo Fantacchiotti, Deputy Chief Executive Officer: “Sull’onda degli eccellenti risultati raggiunti sotto la leadership visionaria di Bob, resto fiducioso nello slancio positivo dei nostri brand e mercati chiave nonché nelle forti capacità del nostro management team. Puntando sulla nostra continua sovraperformance rispetto al settore, grazie agli estremamente attraenti portafogli di aperitivi, tequila e bourbon, continueremo il nostro percorso strategico di crescita e trasformazione”.

Fantacchiotti aggiunge: “Combinando crescita organica e crescita esterna, espansione geografica e del portafoglio, e bilanciando crescita e rendimenti. Rimaniamo impegnati nell’accelerare la nostra trasformazione digitale e nel generare valore attraverso un continuo miglioramento dell’efficacia delle attività di marketing e commerciali, al contempo rafforzando le nostre capacità organizzative in linea con gli ampliati portafoglio e presenza geografica. Tutto ciò facendo leva sulla nostra forte squadra di Camparisti e mantenendo la nostra cultura vincente, rimanendo agili, imprenditoriali e orientati al lungo periodo”.

Outlook

 Per il 2024 Campari Group rimane fiducioso nella continua sovraperformance del settore in un contesto macroeconomico in via di normalizzazione.

Il Gruppo si aspetta che i trend dell’agave e il moderarsi dell’inflazione vadano a riflettersi nel conto economico a partire dalla seconda metà dell’anno, in parte compensati dai costi fissi di produzione aggiuntivi derivanti dall’aumento in capacità produttiva, dal trascinamento dell’effetto della creazione di scorte di sicurezza prodotte nel 2023 a costo di produzione elevato, nonché dall’effetto valuta negativo del Peso Messicano.

Gli investimenti sostenuti nei brand, che rispecchiano anche il phasing delle spese di pubblicità e promozione dal 2023, sono previsti continuare, così come gli investimenti nell’infrastruttura commerciale.

Gli effetti valuta negativi sono attesi continuare anche se in forma attenuata rispetto all’anno precedente, mentre il perimetro comincerà a riflettere l’aggiunta di Couvoisier. Per quanto riguarda gli effetti tecnici, il primo trimestre rispecchierà anche una base di confronto molto sfavorevole dovuta agli effetti legati alla tempistica degli aumenti prezzo dell’anno precedente. Infine, Campari Group rimane molto impegnata nell’integrazione dell’annunciata acquisizione di Couvoisier, una volta perfezionata.

Riguardo al medio periodo, Campari Group rimane fiducioso nel continuo slancio sostenuto dei brand nelle combinazioni brand-mercato chiave, nonché nella sovraperformance del settore facendo leva su portafoglio ed esposizione geografica rafforzati, nonché focalizzandosi su Revenue Growth Management. Ci attendiamo costante espansione organica del margine operativo guidata dal mix delle vendite, dagli aumenti di prezzo, dall’attenuarsi dell’inflazione sul costo dei materiali e da efficienze operative, con continuo rinvestimento nei brand e nelle capacità commerciali per alimentare la crescita organica.

Analisi delle vendite consolidate per l’esercizio 2023

 In riferimento ai risultati di crescita organica per area geografica:

  • Le vendite nelle Americhe (44% delle vendite totali) sono cresciute a livello organico del +7,7%. Il mercato principale del Gruppo, gli Stati Uniti, è cresciuto del +10,1%, ovvero del +12,8% nel quarto trimestre, in gran parte grazie a Espolòn, gli Aperitivi, Russell’s Reserve, e Appleton Estate, mentre anche Grand Marnier ha ripreso a crescere.

La Giamaica è cresciuta complessivamente (+2,4%) nell’anno a fronte di una base di confronto sfavorevole (+29,8% nell’esercizio 2022), guidata da Magnum Tonic Wine, Appleton Estate e Wray&Nephew Overproof, mentre nel quarto trimestre le vendite sono leggermente diminuite a causa di phasing temporaneo. Negli altri mercati della regione, la performance è stata complessivament positiva, con una crescita sostenuta in Brasile e Messico che ha compensato la debolezza in Argentina influenzata dal contesto macroeconomico.

  • L’area Sud Europa, Medio Oriente e Africa4 (28% delle vendite totali) è cresciuta del +6,8%. Il mercato più grande della regione, l’Italia, è cresciuto del +5,5% e più velocemente del mercato con una fine dell’anno positiva (+4,1% nel quarto trimestre), in gran parte grazie alla continua forza del portafoglio di aperitivi, sostenuto dai prezzi e dalla continua espansione delle occasioni di La Francia ha registrato una crescita complessivamente positiva del +7,2%, (con un quarto trimestre più sottotono a fronte di una base di confronto sfavorevole) guidata dai brand chiave Aperol e Campari, nonché da Riccadonna, Trois Rivières, Picon e Lallier, beneficiando dell’attenzione sul portafoglio di proprietà.

Gli altri mercati della regione hanno registrato una performance complessivamente positiva, con crescita a doppia cifra in Spagna e Grecia, guidata da Aperol e Campari. Il GTR è cresciuto a doppia cifra con un buono slancio in Aperol, Campari, Grand Marnier, SKYY Vodka e Frangelico, mentre continua la debolezza in Nigeria e Sud Africa, influenzate dal contesto geopolitico e macroeconomico difficile

  • L’area Nord, Centro ed Est Europa (21% delle vendite totali) ha registrato una crescita organica del +18,7%. La Germania ha registrato una forte crescita del +23,9%, in gran parte guidata dal portafoglio principale di aperitivi, aiutata anche da prezzi sostenuti, con Aperol, Aperol Spritz ready-to-enjoy, Campari e Crodino tutti in crescita a doppia cifra nell’anno, insieme a forte crescita nella recente innovazione Sarti Rosa. Il Regno Unito è cresciuto del +19,1% in un contesto di consumi difficili, con una fine dell’anno molto positiva (4Q +32,6%), grazie al continuo slancio di Magnum Tonic Wine, degli aperitivi e di Wray&Nephew Overproof. Trend positivi di fondo rimangono negli altri mercati, come Austria, Polonia, Paesi Bassi e Scandinavia, in gran parte grazie al portafoglio degli aperitivi.
  • Le vendite in Asia Pacifico (8% delle vendite totali) sono cresciute organicamente del +20,7%. L’Australia è cresciuta del +5,3%, guidata in gran parte da Aperol, Wild Turkey ready-to-drink, Wild Turkey bourbon e, seppur partendo da una base ridotta, da Espolòn. Risultati in lieve calo nel quarto trimestre a causa di una basa di confronto molto sfavorevole (+31,1% nel quarto trimestre 2022). Gli altri mercati della regione hanno registrato una performance complessivamente molto positiva (+46,9%), in particolare Corea del Sud, Giappone e Cina.

In riferimento ai risultati di crescita organica per brand:

  • I brand a priorità globale (57% del totale) hanno registrato una crescita organica del +10,8%. Aperol è cresciuto del +23,1%, con una forte crescita in tutti i mercati chiave, sostenuto anche dal riposizionamento di prezzo e dai forti consumi, in particolare in nel mercato chiave, l’Italia, nonché in Germania, Stati Uniti, Francia e Regno Unito. La performance del quarto trimestre è stata molto sostenuta (+22,3%) grazie alle continue attività di destagionalizzazione nei principali mercati europei e all’estensione delle occasioni di consumo. Campari ha registrato una crescita sostenuta del +10,7%, sostenuta dal riposizionamento di prezzo, con andamento molto positivo nel quarto trimestre (+15,8%). La performance è stata in gran parte guidata dai principali paesi come Italia, Stati Uniti, Brasile e Germania grazie al continuo slancio e all’elevato consumo nel canale on-premise, sostenuto dalla cultura dei cocktail e dalla mixology di fascia alta, nonché dal continuo slancio del trend della home-mixology. Il portafoglio Wild Turkey ha registrato una performance complessivamente molto positiva (+8,8%), grazie al forte slancio del brand in una categoria che diventa sempre più premium.

La crescita è stata guidata da Stati Uniti, Australia, Giappone e Corea del Sud, nonché dal GTR, con forte sovraperformance di Russell Reserve, brand a elevata marginalità. Grand Marnier (-16,5%) ha risentito del calo delle spedizioni dovuto alla riduzione delle scorte negli Stati Uniti nei primi nove mesi, mentre nel quarto trimestre il marchio ha registrato una modesta crescita single-digit.

Il portafoglio di rum giamaicani è cresciuto complessivamente del +7,0%, guidato dal principale mercato, la Giamaica, insiema agli Stati Uniti e Regno Unito, grazie al continuo andamento favorevole della categoria del rum premium. SKYY è cresciuta complessivamente del +1,5% grazie alla crescita nei mercati internazionali come Cina, Italia e GTR, mentre il quarto trimestre ha registrato un calo dovuto in gran parte ai prodotti aromatizzati.

  • I brand a priorità regionale (26% del totale) sono cresciuti del +13,4%. Espolòn è cresciuto a doppia cifra (+35,7%), grazie al continuo forte slancio nel mercato principale, gli Stati Uniti (quarto trimestre +30,9%) mentre il brand continua a guadagnare quote di mercato grazie sia all’aumento della quota di volume che agli aumenti di prezzo grazie alla sua forte brand equity e al prezzo premium. Altrove, i mercati internazionali, come Australia, Canada e Italia, sono cresciuti da una base ridotta, beneficiando di una maggiore allocazione dei volumi.

The GlenGrant è cresciuto a doppia cifra grazie all’Asia e alla premiumizzazione in generale, mentre Aperol Spritz ready-to-enjoy è cresciuto del +6,6% e Magnum Tonic del +21,2%. Positivi gli altri marchi come Crodino, spumanti e vermouth Cinzano mentre complessivamente sono negative le specialty Italiane, con la crescita di Braulio compensata dalla debolezza del resto delle specialty.

  • I brand a priorità locale (8% del totale) sono cresciuti del +3,9%, con crescita positiva da parte di Wild Turkey ready- to-drink, X-Rated e SKYY ready-to-drink. Campari Soda è stato complessivamente positivo dopo un’accelerazione nel quarto trimestre.

Analisi dei risultati per l’esercizio 2023

Il margine lordo è stato pari a €1.700,1 milioni, 58,3% delle vendite nette, in crescita del +7,0% a valore. È cresciuto a livello organico del +11,2% con un aumento della marginalità di +30 punti base (+13,7%, +160 punti base nel quarto trimestre). L’aumento organico del margine è stato supportato dall’effetto prezzo, dal mix positivo delle vendite e dai benefici iniziali provenienti dall’agave, che hanno più che compensato la continua inflazione del costo del venduto nonché gli incrementali costi fissi di produzione legati agli investimenti nell’aumento di capacità produttiva.

Le spese pubblicitarie e promozionali (A&P) sono state pari a €494,1 milioni, pari al 16,9% delle vendite nette, in aumento del +3,2% a valore. Le spese pubblicitarie e promozionali sono cresciute a livello organico del +5,5%, meno delle vendite nette, generando così un aumento del margine di +80 punti base, a seguito dell’annullamento di attivazioni estive a causa del maltempo, e a phasing nell’inizio del 2024.

Il margine di contribuzione ovvero il margine lordo dopo le spese per pubblicità e promozioni, è stato di €1.206,0 milioni, corrispondente al 41,3% delle vendite nette, in crescita del +8,7% in valore a livello totale e del +13,6% a livello organico.

I costi di struttura sono stati pari a €587,3 milioni, pari al 20,1% delle vendite nette, in crescita del +8,8%. La crescita organica è risultata pari a +11,7%, generando una diluizione dei margini di -20 punti base, rispecchiando i continui investimenti nelle infrastrutture aziendali, inclusi gli assetti commerciali e di marketing, nonché la creazione di una nuova route-to-market in Grecia e il consolidamento di Giappone e Nuova Zelanda.

L’EBIT-rettificato è stato di €618,7 milioni, corrispondente al 21,2% delle vendite nette, in aumento del +8,6%. È cresciuto organicamente del +15,5%, generando un aumento della marginalità di +90 punti base.

Su base normalizzata, aggiustando le spese di pubblicità e promozione a un livello accrescitivo normalizzato di +20 punti base (coerentemente con le indicazioni di una crescita organica delle spese di pubblicità e promozione in linea con la crescita organica delle vendite +/- 20 punti base)., l’EBIT-rettificato sarebbe €600,7 milioni, in aumento organico di +12,3% (+30 punti base).

L’effetto perimetro sull’EBIT-rettificato è stato pari a +1,2% (o €6,6 milioni) grazie al consolidamento di Picon e Wilderness Trail Distillery, LLC. L’effetto cambi sull’EBIT-rettificato è stato negativo del -8,1% (o -€46,0 milioni), principalmente guidato dall’effetto valutario transazionale del peso messicano e dal deprezzamento del dollaro USA e di altre valute di mercati emergenti.

Le rettifiche di proventi (oneri) operativi sono state negative per -€78,5 milioni, principalmente attribuibili ad accantonamenti legati a iniziative di ristrutturazione, incluso il cambiamento distributivo, costi non ricorrenti legati a investimenti IT dediti a rafforzare i sistemi informativia supporto delle infrastrutture commerciali e di marketing, al deprezzamento di immobilizzazioni, nonché a piani di fidelizzazione a lungo termine.

L’EBITDA-rettificato è stato pari a €728,9 milioni, in aumento del +10,4% (variazione organica pari a +15,5%), corrispondente al 25,0% delle vendite nette.

L’EBIT (18,5% delle vendite nette) e l’EBITDA (22,3% delle vendite nette) si attestano rispettivamente a €540,2 milioni e €650,4 milioni.

Gli oneri finanziari netti e rettifiche finanziarie sono stati pari a –€75,6 milioni, in aumento di -€44.9 milioni. Escludendo i proventi su cambi, perlopiù non-realizzati, gli oneri finanziari netti sono pari a €56,4 milioni (rispetto a €21,4 milioni nell’esercizio 2022), evidenziando un incremento di €35,0 milioni dovuto all’effetto combinato del livello medio di indebitamento finanziario netto più elevato nel 2023 (€1.732,7 milioni rispetto a €1.037,4 milioni nel 2022) e al costo medio del debito più elevato (3,3% rispetto a 2,1% nel 2022).

L’utile prima delle imposte-rettificato è stato pari a €544,2 milioni, in aumento di 1,2% rispetto all’esercizio 2022. L’utile prima delle imposte rettificato escludendo gli oneri sui cambi prevalentemente non realizzati, è stato pari a €563,4 milioni, in aumento del +3,8% rispetto all’esercizio 2022. L’utile prima delle imposte è stato pari a €466,5 milioni, in calo del -1,8% rispetto all’esercizio 2022.

Le imposte sono state pari a €134,0 milioni. Le imposte ricorrenti sono state pari a €151,8 milioni, al netto delle rettifiche fiscali positive per un totale di €17,7 milioni.

L’utile del Gruppo è stato di €330,5 milioni. L’utile del Gruppo-rettificato5 è stato pari a €390,4 milioni, in aumento del +0,7% a valore su base totale rispetto all’esercizio 2022. L’utile del Gruppo escludendo gli oneri sui cambi prevalentemente non realizzati ante-imposte pari a €349,7 milioni, +3,6%.

Il cash flow ricorrente da attività operative prima delle variazioni del capitale circolante è stato pari a €582,3 milioni, in aumento di €19,0 o +3,4% rispetto al 2022. Il free cash flow ricorrente è risultato pari a €66,9 milioni (in calo del 81,4% rispetto a €360,5 milioni nel 2022).

Questo andamento è principalmente dovuto all’assorbimento di cassa dovuto al capitale circolante legato all’aumento di magazzino a supporto della crescita del business e della strategia di premiumisation. Il free cash flow è risultato pari a –€180,0 milioni (rispetto a €188,7 milioni nel 2022).

L’investimento in conto capitale complessivo è stato pari a €295,7 milioni per l’esercizio 2023, di cui gli investimenti straordinari sono stati pari a €183,3 milioni, principalmente relativi a progetti per rafforzare la capacità produttiva, che continueranno nel 2024-25 in linea con il piano di investimenti annunciato.

L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2023 è stato pari a €1.853,5 milioni, in aumento di €298,2 milioni rispetto al 31 dicembre 2022 (€1.555,3 milioni6), riflette il free cash flow negativo pari a -€180,0 milioni, dovuto principalmente all’assorbimento di cassa dovuto all’aumento di magazzino e agli investimenti in conto capitale straordinari, il pagamento del dividendo (€67,5 milioni), acquisizioni di quote di minoranza e altre variazioni.

Il multiplo di debito finanziario netto rispetto all’EBITDA rettificato su base mobile è pari a 2,5 volte al 31 dicembre 20237, in aumento da 2,4 volte al 31 dicembre 2022.

Sostenibilità

Nel 2023 Campari Group ha continuato a compiere significativi progressi sulla propria agenda di sostenibilità. In particolare, il Gruppo ha migliorato il proprio rating per il climate change di Carbon Disclosure Project (‘CDP’) da B a A- nel secondo anno di partecipazione. Il Gruppo ha anche continuato a progredire verso il raggiungimento dei target ambientali: emissioni di gas serra (misurate in chili di CO2 per litro) da attività dirette (scopo 1 e 2) ridotte del 47% rispetto al 2019; emissioni di gas serra (misurate in chili di CO2 per litro) totali (scopo 1, 2 e 3) ridotte del 19% rispetto al 2019; riduzione del 54% dell’utilizzo d’acqua (L/L) rispetto al 2019; riduzione dei rifiuti in discarica del 90% rispetto al 2019, secondo i piani per il raggiungimento dell’obiettivo del 2025. Inoltre, il Gruppo ha approvvigionato da fonti rinnovabili il 93% dell’elettricità utilizzata dagli stabilimenti a livello globale, superando l’obiettivo del 90% fissato a maggio 2023. Infine, Campari Group continua a investire nelle altre aree chiave rappresentate da Pratiche responsabili, Persone, Impegno nella comunità, con forte impegno nel bere responsabile, nell’inclusione, istruzione e cultura.

Altri sviluppi di business

Cambiamenti organizzativi alle Business Unit. A partire dal 2024, una riconfigurazione parziale delle business unit porterà a una singola regione EMEA, con l’obiettivo di rafforzare la posizione di leadership del Gruppo in questa regione, e realizzare efficienze operative e commerciali. Pertanto, i tre segmenti geografici saranno ‘Americhe’, ‘EMEA’ (formata da Europa, Mercati in sviluppo del Sud Europa, Medio Oriente e Africa) e ‘Asia Pacifico’.

Spostamento della sede centrale di Campari Group. Il Gruppo intraprenderà nuovi investimenti in un progetto immobiliare che ospiterà anche la nuova regione EMEA, creando un ambiente di lavoro completamente modernizzato, ospitando brand house e academy nel centro della città, ristabilendo il legame del Gruppo con Milano. La nuova sede centrale fungerà da centro cruciale, iconico e accessibile, attirando e trattenendo i migliori talenti nazionali e internazionali. Investimento in conto capitale aggiuntivo per supportare lo spostamento del Gruppo nella nuova sede in centro a Milano comprenderà un importo iniziale di circa €110 milioni nel 2024 oltre alle spese di ristrutturazione. Lo spostamento è atteso nel 2027 dopo la ristrutturazione.

Rafforzamento delle capacità commerciali in Cina. Il Gruppo ha annunciato la creazione di una nuova route-to-market in Cina con un modello di distribuzione regionale dedicato, in vista dell’integrazione di Courvoisier. Con un forte portafoglio di marchi, il Gruppo è fiducioso nel costruire con successo il business in Cina utilizzando una piattaforma di distribuzione rafforzata in linea con la strategia di mercato.

Firma dell’acquisizione di Courvoisier. A seguito all’annuncio del 14 dicembre 2023 riguardante le negoziazioni esclusive con Beam Suntory, Inc durante le quali è stata concessa una opzione put, il 26 febbraio 2024 Campari Group ha firmato l’accordo per acquisire 100% del capitale di Beam Holding France S.A.S, che a sua volta possiede il 100% del capitale di Courvoisier S.A.S., proprietario del marchio Courvoisier. Il perfezionamento è previsto nel 2024, come pianificato.

Altre Delibere

Dividendo, report di sostenibilità e relazione sulla remunerazione. Il Consiglio di Amministrazione ha proposto all’Assemblea la distribuzione di un dividendo per l’esercizio 2023 di €0,065 per ciascuna azione, al lordo delle ritenute di legge, in aumento del +8,3% rispetto all’anno precedente. Il dividendo verrà posto in pagamento il 24 aprile 2024 (con stacco cedola numero 4, il 22 aprile 2024, in conformità al calendario di Borsa Italiana, e record date 23 aprile 2023). Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato quindi di convocare l’Assemblea degli azionisti l’11 aprile 2024 per approvare l’Annual Report, che include, tra gli altri, il bilancio al 31 dicembre 2023, l’informativa non finanziaria, la relazione sulla corporate governance e la remunerazione.

Approvazione di un nuovo piano di incentivi a lungo termine. Con la presentazione della nuova politica di remunerazione all’Assemblea degli azionisti dell’11 aprile 2024, verrà proposta l’approvazione di un nuovo incentivo variabile a lungo termine per il senior management. Consisterà in un incentivo azionario, che combina unità azionarie (Restricted Stock Unit) e unità azionarie legate alla performance (Performance Stock Unit), quest’ultime soggette al raggiungimento in particolare di un obiettivo finanziario (Total Shareholder Return relativo) e di un obiettivo di sostenibilità.

Tra gli altri, questo premio azionario avrà lo scopo di allineare ulteriormente l’impegno del senior management alla creazione di valore nel lungo periodo, agli interessi degli azionisti, e all’agenda di sostenibilità.

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