MILANO – Il consiglio di amministrazione di Davide Campari-Milano N.V. (Reuters CPRI.MI- Bloomberg CPR IM) ha approvato la relazione annuale al 31 dicembre 2024. Il 2024 è stato caratterizzato da volatilità macroeconomica e geopolitica che ha contemporaneamente colpito tutte le regioni e che ha impattato i trend nei consumi e nella distribuzione, che hanno generato de-stocking, mentre la normalizzazione post-Covid prosegue. Questo scenario è stato esasperato da condizioni meteorologiche avverse, in particolare in Europa.
Nonostante il contesto sfidante, il Gruppo Campari ha nuovamente ottenuto risultati positivi con una crescita organica delle vendite del gruppo del +2,4% e una sovraperformance rispetto ai competitor.
In questo periodo, la performance della profittabilità è stata influenzata dal proseguimento degli investimenti per rafforzare e ampliare le capacità distributive e le infrastrutture in un contesto di trend di crescita più contenuta. Allo stesso tempo, il Gruppo Campari sta evolvendo con il proprio modello operativo per aumentare l’efficienza e rafforzare il focus sui marchi prioritari.
- Le vendite del Gruppo sono state pari a €3.070 milioni, in aumento del +2,4% organicamente e complessivamente +5,2%. L’effetto perimetro è stato del +2,7%, principalmente guidato da Courvoisier e dai brand in distribuzione, mentre l’effetto cambio è stato del +0,1%.
- L’EBIT-rettificato è stato di €605 milioni, in calo del -2,5% organicamente e complessivamente del -2,2%, con un margine del 16,7%.
- L’EBITDA-rettificato è stato di €733 milioni, in crescita del +0,1% organicamente e complessivamente del +0,5%, con un margine del 23,6%.
- L’utile del Gruppo-rettificato, è stato pari a €376 milioni, in calo complessivamente del -3,7%. L’utile netto del Gruppo è stato pari a €202 milioni, in calo del -36,0%.
- L’indebitamento finanziario netto pari a €2.377 milioni, in aumento di €523 milioni rispetto all’anno precedente, dovuto principalmente alle acquisizioni e agli investimenti straordinari, parzialmente compensati da una generazione di cassa solida. Il multiplo di debito finanziario netto rispetto all’EBITDA-rettificato è pari a 3,2 volte rispetto a 2,5 volte dell’anno precedente e a 3,5 volte a settembre
- Il dividendo annuale proposto per l’esercizio è pari a €0,065 per azione, allineato all’anno
Simon Hunt, chief executive officer: “Dopo due mesi nel ruolo, sono felice di annunciare che Campari Group ha conseguito nuovamente risultati positivi e una sovraperformance rispetto ai competitor nel 2024, che è stato un anno sfidante in quanto segnato dagli effetti della volatilità macroeconomica e geopolitica. Guardando al futuro, posso dire che, dopo un periodo di transizione nel 2025, rimaniamo molto fiduciosi nel continuo mantenimento di una sovraperformance nel lungo termine, sfruttando la forza dei nostri marchi in categorie in crescita, gli investimenti effettuati fino ad oggi, specialmente in route-to-market, sistemi e supply chain, l’unicità della cultura di Campari e il talento della nostra organizzazione”.
Simon Hunt continua: “La nostra leadership negli aperitivi rappresenta un’opportunità in continua espansione alla luce dell’evolversi dei trend dei consumatori, che, insieme alla nostra tequila e al portfolio di spirits premium, possiede un potenziale anche per l’espansione geografica a livello globale. Allo stesso tempo, massimizzeremo il potenziale del Gruppo attraverso la generazione di efficienza e l’execution commerciale, conseguendo al contempo la riduzione della leva operativa e finanziaria”.
Outlook per il 2025
Nell’attuale contesto di ridotta visibilità sulla durata dei fattori ciclici, ci si attende che il 2025 sia un anno di transizione.
- La crescita delle vendite organiche dell’anno è prevista ancora moderata, con un miglioramento del trend nella seconda metà dell’anno. Ci si attende un phasing delle vendite a causa della calendarizzazione della Pasqua, che genererà una decrescita low-single digit dovuta principalmente ai mercati europei, seguita da un progressivo miglioramento della performance con il ritorno dei mercati a normali trend di
- L’EBIT-rettificato organico è previsto rimanere invariato nell’anno.
- Il trend del margine lordo sarà determinato dall’evoluzione del mix di vendita nonostante la conferma dei benefici dei costi di produzione precedentemente
- Un incremento negli investimenti in spese di pubblicità e promozione genererà un aumento della percentuale sulle vendite per raggiungere i livelli storici normalizzati di 17- 17,5%.
- Il programma di contenimento dei costi, come precedentemente annunciato, è atteso portare un beneficio di circa 50 punti base sulle vendite nette nel 2025, concentrato maggiormente nella seconda metà dell’anno.
- Pertanto, la performance dell’EBIT-rettificato è previsto essere concentrata nella seconda parte dell’anno a causa del dell’impatto avverso del phasing del miglioramento del margine lordo, degli investimenti in spese di pubblicità e promozione e dei benefici derivanti dai costi di
- Il potenziale impatto in dodici mesi dei dazi al 25% sulle importazioni dal Messico, dal Canada e dall’Europa verso gli Stati Uniti, non incluso nella guidance sopra indicata, è stimato in circa €60-100 milioni prima di potenziali azioni di mitigazione, attualmente in fase di Per il 2025, il possibile impatto, prima di azioni di mitigazione, è previsto essere di circa €35 milioni a partire da marzo 2025 per le importazioni negli Stati Uniti dal Messico e dal Canada.
Outlook nel medio periodo
La guidance di medio termine annunciata il 26 ottobre 2024 è confermata. Una volta esaurito l’impatto dei suddetti fattori ciclici, il Gruppo Campari si attende di continuare a ottenere una sovraperformance rispetto ai competitor e guadagnare quote di mercato grazie alla forza dei suoi marchi in categorie in crescita con un graduale ritorno nel medio-lungo termine a una crescita organica delle vendite mid- to-high single digit in un contesto macroeconomico normalizzato, escludendo l’impatto di potenziali dazi. Si prevede che il margine lordo possa beneficiare della crescita delle vendite nette, del mix di vendita positivo guidato da aperitivi, tequila e premiumizzazione del portafoglio, nonchè delle efficienze del costo del venduto.
L’incremento della marginalità dell’EBIT sarà supportata dalle iniziative aziendali chiave, che genereranno un beneficio complessivo di 200 punti base nei costi di struttura sulle vendite nette nei prossimi tre anni entro il 2027 e una maggiore efficienza negli investimenti per la costruzione dei brand.
Analisi delle vendite per area geografica
- le vendite nelle Americhe (45% delle vendite totali del Gruppo) sono cresciute del +4% nel Il mercato principale degli Stati Uniti è rimasto stabile con una continua sovraperformance di Espolòn (+12%) e di Aperol (+11%), compensate dalle pressioni su SKYY e da una leggera debolezza su Wild Turkey. Il Gruppo Campari ha sovraperformato nei dati di sell-out1sia in termini di crescita a valore che di prezzo/mix, in tutti i canali. La Giamaica ha registrato una crescita del +1% supportata da un ritorno alla crescita nel quarto trimestre nonostante il significativo impatto dell’uragano di luglio che ha generato indisponibilità di prodotto nel portafoglio di rum sia per il mercato locale che per il mercato d’esportazione. Gli altri mercati della regione hanno registrato una solida crescita del +14%, per lo più guidata dai marchi brasiliani, Campari e Aperol.
- In EMEA(48% delle vendite del Gruppo) le vendite nette sono cresciute del +3% nel 2024 con il Gruppo Campari che ha registrato una sovraperformance nei dati di sell-out1 in Europa. L’Italia ha registrato un calo del -4% con una performance che si è stabilizzata nel quarto trimestre a seguito di un periodo difficile influenzato da condizioni metereologiche, dispute commerciali e riduzione delle scorte da parte dei La Germania è cresciuta del +5% guidata da Aperol, Sarti Rosa e Ouzo
La Francia ha registrato una performance stabile in un contesto settoriale debole nonostante il portafoglio di aperitivi resiliente e il Regno Unito è stato influenzato dalla limitata disponibilità dei prodotti rum a causa dell’uragano in Giamaica. Gli altri mercati della regione hanno registrato una crescita a doppia cifra del +12% con un contributo positivo dalla maggior parte dei mercati e in particolare GTR e una forte accelerazione in Grecia con la crescita di Aperol e Campari, che beneficiano degli investimenti recenti nella route-to-market, nonchè in Spagna e nei Paesi Bassi.
- In Asia Pacifico (7% delle vendite del Gruppo) le vendite nette sono diminuite del -6% nel L’Australia ha registrato un calo del -6% nel 2024 con una performance positiva nel quarto trimestre guidata dagli aperitivi durante la stagione di picco che ha parzialmente compensato la pressione sul portafoglio Wild Turkey e la riduzione delle attività di co-packing. Escludendo il co-packing, l’Australia ha registrato una performance stabile. Gli altri mercati della regione hanno registrato un calo complessivo del -6% guidato da India e Corea del Sud che hanno più che compensato la crescita in Giappone e Cina.
Analisi delle vendite per house of brands
- House of Aperitif (43% delle vendite del Gruppo) ha registrato una crescita del +6% nel 2024 con una solida crescita nel quarto trimestre dopo una sfidante stagione di Aperol è cresciuto del +5%, supportato da una crescita a doppia cifra nel quarto trimestre, guidato dalle Americhe, inclusi gli Stati Uniti, il Canada e mercati emergenti come il Brasile e il Messico, nonchè la Germania, la Grecia, la Spagna, il GTR e l’Australia. Campari è cresciuto del +6%, guidato dal Brasile, il GTR, la Francia e la Grecia. Gli altri brand hanno registrato una solida performance supportata dalla leadership nella categoria di riferimento.
- House of Whiskey and Rum (14% delle vendite del Gruppo) ha registrato un calo del -6% nel 2024. Wild Turkey e Russell’s Reserve sono stati impattati da una performance debole nel mercato principale degli Stati Uniti e in Australia, compensando la crescita a doppia cifra in Giappone e in altri mercati europei da una base Il portafoglio di rum giamaicano ha registrato un calo del – 5% a causa dell’impatto dell’uragano manifestatosi a luglio sulla fornitura del prodotto. Gli altri whiskey hanno registrato un calo del -10% a causa di trend di categoria deboli.
- House of Agave (10% delle vendite del Gruppo) ha registrato una crescita del +10% nel Espolòn è cresciuto del +14% trainato dal mercato principale degli Stati Uniti nonostante una base di confronto alta (2023 +36%) con un’accelerazione anche in nuovi mercati come Australia, Italia e GTR rispetto a una base contenuta e in linea con la strategia di costruire proattivamente il marchio a livello internazionale. Gli altri marchi a base agave hanno registrato un calo del -14% a causa del focus sulla rapida crescita di Espolòn.
- House of Cognac and Champagne (8% delle vendite del Gruppo) è cresciuta del +2% nel 2024. Grand Marnier è cresciuto del +1%, principalmente influenzato dalle dinamiche di mercato altamente competitive negli Stati Gli altri cognac e champagne sono cresciuti del +11% principalmente guidati dalla solida crescita di Lallier del +27% e parzialmente compensata da BisquitsDubouché. Courvoisier, che è nel perimetro e sarà incluso nella crescita organica a maggio 2025, ha registrato vendite nette per €75 milioni con progressivi investimenti negli Stati Uniti e la definizione di piani in corso per l’Asia Pacifico.
- Infine, i marchi locali (25% delle vendite del Gruppo) hanno registrato un calo del -1% nel 2024 principalmente a causa di SKYY con una diminuzione del -8% dovuto alle persistenti sfide nei trend della categoria nel mercato principale degli Stati Uniti, compensando la crescita nel resto delle Americhe e nel GTR da una base La continua performance positiva nei vini spumanti e vermouth (+6%) è stata compensata dal resto del portafoglio.
Analisi dei risultati del 2024 di Campari Group
Le vendite nette sono state pari a €3,070 milioni, in aumento del +5,2% su variazione totale e del +2,4% in termini organici. L’effetto perimetro è stato del +2,7% (€77 milioni), principalmente guidato da Courvoisier (€75 milioni) e l’effetto cambio è stato relativamente stabile (€3 milioni).
Il margine lordo è stato pari a €1.767 milioni, 57,6% delle vendite nette, in aumento del +3,G% a livello totale. È cresciuto organicamente del +2,4% con margini costanti dove l’impatto positivo dei prezzi, principalmente concentrato nel primo trimestre a causa dell’effetto carry-over e l’impatto positivo della diminuzione del costo dell’agave, sono stati compensati dall’inflazione sui costi del prodotto derivante dalle scorte di magazzino e dal minore assorbimento dei costi fissi di produzione nonché dall’effetto negativo di mix durante il picco stagionale.
Le spese di pubblicità e promozione (AsP) sono state pari a €513 milioni, 16,7% delle vendite nette, in aumento del +3,G% su variazione totale. Le spese di pubblicità e promozione sono aumentate organicamente del +1,1%, meno delle vendite nette, generando così un incremento del margine di +20 punti base dovuto alle minori attivazioni durante la stagione di picco e un quarto trimestre attenuato.
I costi di struttura sono stati pari a €648 milioni (21,1% delle vendite nette), in aumento del +10,4% su variazione totale. Sono cresciuti organicamente del +8,6%, generando una diluizione del margine di -120 punti base, influenzata dalla finalizzazione degli investimenti già pianificati nell’infrastruttura di business, per lo più relativi a route-to-market, sistemi e supply chain.
L’EBIT-rettificato è stato €605 milioni, pari al 16,7% delle vendite nette, in calo del -2,2% su variazione totale. Ha registrato organicamente un calo del -2,5%, generando una diluizione di margine di -100 punti base.
Le rettifiche di proventi (oneri) operativi sono state pari a €(213) milioni, principalmente attribuibili ad accantonamenti legati al programma di tre anni di contenimento dei costi precedentemente annunciato per €(103) milioni, alla svalutazione di attività immateriali per €(57) milioni e alle spese di M&A per €(12) milioni nonchè altri oneri.
Gli oneri finanziari totali sono stati di €(8G) milioni, con un aumento di €(13) milioni, confrontato con il 2023 guidato dall’effetto combinato di un livello medio più elevato del debito netto nel 2024 (€2.133 milioni rispetto a €1.733 milioni nel 2023), principalmente dovuto all’acquisizione di Courvoisier, e al costo più elevanto di rifinanziamento in un contesto di tassi d’interesse più elevati. Il costo medio dell’indebitamento è pari a 3,8% rispetto al 3,3% nel 2023.
L’utile prima delle imposte è stato di €256 milioni, in riduzione del -45,2% rispetto al 2023 e l’utile prima delle imposte-rettificato è stato pari a €523 milioni, in calo del -3,6%. L’utile netto del Gruppo è stato pari a €202 milioni, in calo del -36% e l’utile netto del Gruppo-rettificato è stato di €376 milioni, in calo del -3,7%.
Il cash ffow ricorrente è stato par a €586 milioni rispetto a €67 milioni del 2023, principalmente guidato da un miglioramento del capitale circolante. Il free cash ffow è stato pari a €173 milioni rispetto a
€(180) milioni nel 2023.
L’investimento in conto capitale complessivo è stato pari a €440 milioni, inclusi €301 milioni di investimenti straordinari principalmente relativi a progetti per rafforzare la capacità produttiva del Gruppo, nonchè altri investimenti in infrattuture tecnologiche e di business e inclusivi dell’impatto non ricorrente di €67 milioni relativi all’acquisizione delle nuove sede a Milano.
L’indebitamento finanziario netto pari a €2.377 milioni rispetto a €1.854 milioni dell’anno precedente, riflette principalmente l’impatto netto delle acquisizioni (€577 milioni) e altri impatti parzialmente compensati dal trend positivo di free cash ffow.
Il multiplo del debito finanziario netto rispetto all’EBITDA rettificato è pari a 3,2 volte rispetto a 2,5 volte dell’anno precedente.
Sostenibilità
Nel 2024, il Gruppo ha effettuato passi significativi nella propria agenda di sostenibilità con un chiaro piano d’azione e degli obiettivi ambiziosi per il futuro. Il Gruppo ha iniziato a rendicontare la valutazione della doppia materialità in linea con i requisiti de CSRD, è diventato firmatario di UN Global Compact e ha migliorato il proprio rating SsP Global di 12 punti, raggiungendo 47/100 che risulta 10 punti sopra la media del settore.
Il Gruppo ha anche rafforzato il proprio Comitato di Sostenibilità rinominandolo Comitato per il Controllo, Rischi e Sostenibilità per riflettere il crescente focus sui temi della sostenibilità. Per quanto riguarda i principali obiettivi ambientali, le emissioni di gas serra (misurate in chili di CO2 per litro) sono diminuite del -46% dalle operazioni dirette (scopo 1 e 2) rispetto al 2016 (-51% includendo Courvoisier) e del -1G% dall’intera supply chain scopo 1,2,3 (-23% includendo Courvoisier); l’utilizzo di acqua (L/L) è stato ridotto del -65% rispetto al 2016 (-68% includendo Courvoisier); i rifiuti in discarica sono stati ridotti del -33% rispetto al 2023.
Inoltre, il Gruppo Campari si è approvvigionato da fonti rinnovabili per il G6% del proprio fabbisogno di elettricità. Infine, il Gruppo continua a investire nelle altre aree chiave rappresentate da Pratiche Responsabili, Persone, Impegno nella Comunità, con forte impegno nel bere responsabile, nell’inclusione, e in istruzione e cultura.