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sabato 23 Novembre 2024
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Nel bar della Camera dei deputati da oggi espresso a 80 centesimi

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MILANO – La buvette di Montecitorio, dove ha sede la Camera dei Deputati, aumenta i prezzi. A parte la bottiglietta di acqua minerale e il vasetto di yogurt, che continuano a costare rispettivamente cinquanta centesimi e un euro, con l’anno nuovo tutto il listino della bar dei deputati è stato ritoccato verso l’alto, con rincari nell’ordine del dieci-venti per cento ma che in alcuni casi arrivano a far raddoppiare il prezzo praticato fino alla fine del 2011.

Camera dei deputati, la tazzina salata

Gli aumenti sono stati decisi dall’ufficio di presidenza di Montecitorio per adeguare i prezzi del bar dei deputati a quelli dei locali fuori dal palazzo dopo le polemiche sui privilegi dei parlamentari. Al loro rientro dalle vacanze, la prossima settimana, i deputati troveranno la tazzina di caffè più cara di dieci centesimi: l’espresso, che prima costava settanta centesimi, ora costa ottanta, il cappuccino passa da un euro a un euro e dieci centesimi, il cornetto da ottanta a novanta centesimi. Se fare colazione costerà circa il dieci per cento in più rispetto al 2011 (per un cappuccino e un cornetto si spenderanno due euro contro l’euro e ottanta di qualche giorno fa), sfamarsi a ora di pranzo sarà ancora più caro.

La rosetta farcita di mozzarella e prosciutto passa da 2,50 a 3 euro, il tramezzino aumenta da 2 a 2,50 euro, i supplì che costavano 1 euro arrivano a un euro e trenta, la pizzetta rossa passa da un 1,50 a 2,50 euro. Al bancone della frutta gli aumenti sono ancora più sostenuti: la singola porzione di frutta passa da 50 centesimi a un euro, che diventano due per il melone e l’ananas.

Ma è il settore bevande quello che riserverà le peggiori sorprese ai parlamentari

Raddoppia infatti il prezzo dei succhi di frutta (passano da uno a due euro) e addirittura triplica quello del vino: un bicchiere costava un euro, ora tre. Ma forse all’ufficio di presidenza hanno pensato di scoraggiare il consumo di bevande alcoliche, come dimostrano i rincari degli aperitivi, molto apprezzati dai parlamentari anche perché vengono serviti con generose porzioni di mandorle e salatini: l’analcolico, passa da 1,50 a 3,50, l’alcolico da 2 a 4,50 euro.

Ma le sorprese per i deputati non finiscono qui: al loro ritorno troveranno rincari anche al ristorante di Montecitorio. Il locale riservato ai deputati finora aveva mantenuto prezzi ampiamente sotto la media di quelli praticati fuori dal palazzo (per un primo e un secondo si spendono intorno agli 8-10 euro) e per questo era stato preso d’assalto dai senatori in fuga dal ristorante di palazzo Madama dopo gli aumenti di qualche mese fa.

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