domenica 22 Dicembre 2024
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Camera Arbitrale Italiana del Caffè: le novità raccontate da Fabio Frontani e Michela Stama

La Camera Arbitrale Italiana del Caffè, fondata nel 1933 e domiciliata presso la Camera di Commercio di Genova, è una delle ultime tre camere arbitrali di settore rimaste operative in Europa, assieme a quelle di Londra e di Amburgo. "Quando abbiamo stilato la lista degli operatori e quindi dei potenziali soci, siamo stati sorpresi dal fatto che in Italia, nel settore del caffè, operano oltre 1000 aziende"

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GENOVA –  Siamo nella centralissima Via Garibaldi, nel palazzo Tobia Pallavicino tra i più belli del capoluogo ligure, dove ha sede la locale Camera di Commercio e dove è domiciliata la Camera Arbitrale Italiana del Caffè, (Caic). Venerdì scorso, nella magnifica sala del Consiglio, alla presenza del vice Sindaco di Genova Stefano Balleari, il Direttivo ha presentato a una vasta e interessata platea di operatori del settore la nuova operatività della Camera Arbitrale Italiana del caffè. Per l’occasione, abbiamo incontrato Fabio Frontani (Presidente della Caic e Amministratore Delegato di NKG Bero Italia spa) e Michela Stama (vice Presidente e Direttore del Coffee Buying Department di Luigi Lavazza spa).

Fabio Frontani: la parola al presidente

Presidente Frontani, abbiamo appreso dalla presentazione alla quale abbiamo appena assistito che la Caic viene da lontano….

Fabio Frontani: “Sì, la Caic ha una lunga storia. È stata fondata a Genova nel 1933 quale emanazione della locale Borsa Merci a quel tempo molto attiva. Nel secondo dopoguerra però l’operatività cessa fino al marzo del 1978 quando la Caic viene rifondata in seno all’Associazione Caffè droghe e coloniali di Genova. Infine, nel settembre del 1997 la Caic assume l’attuale connotazione e viene domiciliata presso la Camera di Commercio di Genova, dove risiede tutt’ora.

Come mai avete sentito la necessità di lavorare al rinnovamento della Caic?

La presentazione della Camera arbitrale italiana del caffè

Fabio Frontani: “Negli anni 80/90 erano operative in Europa ben otto Camere arbitrali con competenze specifiche sul commercio del caffè. Oggi la Caic, con quelle di Londra e Amburgo, è una delle ultime tre ancora attive nel nostro continente. Recentemente la Caic correva seriamente il rischio di fare la stessa infausta fine delle diverse altre Camere a loro tempo scomparse. Ma con l’inizio di quest’anno si è insediato un nuovo Consiglio Direttivo molto attivo e determinato che ha deciso di rivitalizzare la Caic per farla
diventare uno strumento efficiente e di grande utilità al servizio di tutti gli operatori del settore del caffè.”

Quali sono queste novità?

Frontani: “Siamo partiti dagli Arbitri, che a nostro parere sono la solida base attorno alla quale deve ruotare l’attività di una Camera arbitrale. Abbiamo quindi implementato una procedura che non richiede agli Arbitri solamente una profonda esperienza professionale. Ma da oggi gli aspiranti a questa delicata posizione debbono affrontare uno specifico test di ammissione. Vogliamo che gli Arbitri della Caic siano indiscutibilmente i massimi esperti del settore.”

“L’altra grande novità è che abbiamo dato vita all’expertise, un servizio innovativo grazie al quale gli operatori del settore del caffè possono richiedere alla Caic valutazioni extra arbitrali sia per problemi qualitativi che contrattuali. Trattasi di valutazioni e pareri dati dai nostri Arbitri e quindi assolutamente attendibili, autorevoli e professionali, che verranno inoltre gestiti con la massima riservatezza e confidenzialità.”

“Infine, Caic si avvale della disponibilità di un gruppo di professionisti (un avvocato esperto in arbitrati, un avvocato marittimista e tre periti merceologici) che si sono resi disponibili a dare a Caic supporto e consulenza in caso di bisogno. Ma le novità sono tante, e invito tutti a visitare il nostro nuovo sito www.caic1933.it.”

Questi cambiamenti hanno richiesto molto lavoro….

Frontani: “Le racconto un aneddoto. Alla fine di una delle prime riunioni, un collega del Direttivo mi ha detto:” Fabio non immaginavo che ci avresti fatto lavorare così tanto…”. Scherzi a parte, abbiamo davvero lavorato moltissimo perché il rinnovamento della Caic richiedeva un intervento in profondità e a tutto campo. Ma siamo molto contenti del risultato ottenuto perché siamo convinti di non aver solamente garantito la sopravvivenza di Caic ma di aver messo a disposizione degli operatori del caffè di ogni dimensione un organismo moderno, efficiente e di grande utilità.”

Vice Presidente Stama, in Italia il settore del caffè è molto variegato, con un grandissimo numero di operatori. A chi si rivolgono i servizi della Caic?

Ecco il nuovo logo della Camera Arbitrale italiana del caffè

Michela Stama: “Quando abbiamo stilato la lista degli operatori e quindi dei potenziali soci, siamo stati sorpresi dal fatto che in Italia, nel settore del caffè, operano oltre 1000 aziende. Trattasi ovviamente di aziende dalle dimensioni e tipologia di attività più diverse. Noi siamo fermamente convinti che i servizi della Caic possano essere di grande utilità a tutto il settore del caffè, italiano e non. Tutti gli operatori, indipendentemente dalla loro attività e dalle loro dimensioni, possono rivolgersi alla Caic con la massima fiducia nella certezza di trovare competenza, serietà, professionalità e discrezione.”

Da chi è composto il Consiglio Direttivo che tanto si è impegnato per questo progetto?

Stama: “Oltre a me e al presidente Fabio Frontani i consiglieri in carica sono: Raffaele Addamo, Dirigente della Camera di Commercio di Genova; Alessandro Borea, titolare de La Genovese srl di Albenga; Riccardo Marchesi, Amministratore Delegato di Pacorini Silocaf srl di Trieste; Elio Vercelli, titolare della Green Élite srl di Genova. Mi fa piacere sottolineare come questo Consiglio rappresenti in pratica tutte le categorie di operatori: la grande industria, la piccola torrefazione, i traders; gli importatori, gli agenti e gli
operatori della logistica. Questo a conferma che la Caic è davvero al servizio di tutti gli operatori del caffè, indipendentemente dalla loro attività e dalle loro dimensioni.”

Perché chi opera nel settore del caffè dovrebbe associarsi alla Caic?

Stama: “Crediamo che per i torrefattori di ogni dimensione, gli importatori, gli spedizionieri e gli altri operatori sia importante avere al proprio fianco un organismo con le forti competenze della Caic sul quale poter fare affidamento non solo in caso di arbitrati ma anche per poter avere pareri e opinioni qualificati e affidabili al riguardo di dubbi o problemi qualitativi e/o contrattuali. Invitiamo quindi tutti gli operatori del settore ad associarsi poiché, con una quota annuale davvero modesta, possono godere dei molti vantaggi che la nuova Caic è pronta ad offrire loro.”

Tutte le informazioni sui servizi e sulle attività della Camera Arbitrale Italiana del Caffè si trovano sul sito www.caic1933.it oppure possono essere richieste a segreteria@caic1933.it

Camera Arbitrale Italiana del Caffè
c/o Camera di Commercio di Genova
via Garibaldi 4
16100 Genova

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