ROMA – “Sicuramente la parte centrale di agosto e in generale il mese per i luoghi legati ai posti di villeggiatura, come mare e montagna, non è andata male, è stata una boccata di ossigeno” per bar e ristoranti “perché c’è stato il turismo italiano”. Mentre “nelle città d’arte, dove è mancato tantissimo il turismo straniero, la situazione è drammatica”. Così all’Ansa Roberto Calugi, direttore generale Fipe-Confcommercio.
Spiegando che “questo turismo costiero e montano ha dato una boccata d’ossigeno che arriva dopo un periodo disastroso” ma “tra cinque giorni non ci sarà più nessuno, quindi è un po’ una fiammata”.
Calugi ha così illustrato
“Dalle nostre rivelazioni, abbiamo una media da gennaio ad agosto, del 40% di perdita del settore di fatturato con situazioni a macchia di leopardo con un 30% dei nostri che ha perso anche l’80% di fatturato”.
E in città come Milano, Firenze, Venezia e Roma molti ristoranti e bar “non hanno nemmeno riaperto”, ha detto il direttore generale di Fipe-Confcommercio.