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Cala ancora l’export brasiliano di caffè

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Ancora in frenata l’export brasiliano. Secondo il report mensile del Consiglio degli esportatori di caffè del Brasile (CeCafé), gli imbarchi del primo produttore mondiale segnano un – 7,7% a maggio fermandosi a 2.783.972 sacchi, contro gli oltre 3 milioni dello stesso mese dell’anno scorso.

Ancora più marcata la flessione a valore (-17,4%), con gli introiti in dollari che scendono a 460,817 milioni, per un prezzo medio/sacco da 60 kg di 165,53 dollari (-10,6%).

L’export di caffè verde arretra dell’8,3%, a 2.495.540 sacchi. La flessione riguarda unicamente gli arabica, i cui volumi sono in calo del 16,6% a 2.090.979 sacchi, mentre i volumi dei robusta crescono dell’89% a 404.561 sacchi.

Le esportazioni di caffè trasformato segnano un calo del 2,1%, a 288.432 sacchi costituiti perlopiù da solubile.

Negli ultimi 12 mesi disponibili (giugno 2014-maggio 2015) sono stati esportati 36.697.386 sacchi di caffè in tutte le forme, di cui 33.211.301 di caffè verde.

L’export dei primi 5 mesi dell’anno solare si attesta a 14.901.870 sacchi, in crescita dell’1,9% sullo stesso periodo del 2014. A tale volume corrisponde un valore di 2,704 miliardi di dollari, superiore del 15,5% al fatturato dell’anno scorso.

Le esportazioni di caffè verde sono in salita del 2,1% a 13.490.721 sacchi, con un decremento del 6,2% alla voce arabica (11.620.900 sacchi) e un incremento del 126% alla voce robusta (per un totale di 1.869.821 sacchi).

L’export di caffè trasformato risulta pressoché invariato (+0,1%) a 1.411.149 sacchi.
Con una quota di mercato del 55%, l’Europa si conferma il principale mercato brasiliano.

I sacchi di caffè sin qui esportati dall’inizio dell’anno verso il vecchio continente sono 8.193.439 (+3%), di cui 7.678.472 (+5%) verso i 28 paesi dell’Unione Europea.

America del nord (3.566.279 sacchi), Asia (2.372.569 sacchi) e America del sud (429.747 sacchi) hanno assorbito rispettivamente il 24%, il 16% e il 3% dei volumi esportati.

Usa (3.023.551 sacchi: +1,88%), Germania (2.763.896; -3,61%) e Italia (1.199.711 sacchi; +6,06%) rimangono i tre principali paesi importatori di caffè brasiliano.

Immediatamente alle spalle del nostro paese troviamo Belgio (1.061.367 sacchi; +11,19%) e Giappone (1.018.678 sacchi; +8,44%).

Santos si conferma il primo porto brasiliano del caffè, con oltre l’84% dei volumi imbarcati nei primi 5 mesi del 2015.

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