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venerdì 22 Novembre 2024
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Caffix, il coffee shop dove paghi tutto £1

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di Giuseppe A. D’Angelo*

Londra è cara, e lo sappiamo. Un incipit che ci suona familiare come la sveglia al mattino che ci obbliga ad andare al lavoro. E a molti piace quell’abitudine tipicamente londinese di cominciare la giornata con una bella tazza di caffè fumante presa in uno dei tantissimi coffe shop che popolano la città.

Dovunque abitiate vi sarà sicuramente un barista che sarà ben felice di farvi pagare un minimo di almeno £2 per un bicchierone di cartone riempito fino all’orlo di brodaglia sporca a portar via.

Due, dico 2, dico DUE! Quando ci va bene. I prezzi variano a seconda del coffe shop, ma siamo là. E non ci limitiamo al caffè. Muffin? Dagli 1.80 ai 2.50 pound. Cookie? Tra 1.50 e 1.75 o giù di lì. Una semplice colazione da sola potrebbe venire a farci la bellezza di £5.

C’è però un caffè diverso che ha aperto a Londra da qualche mese e sta cercando di attuare una piccola rivoluzione economica. Si chiama Caffix ed è un coffe shop dove tutto costa solo £1. Tutto, ma proprio tutto. E non un penny di più.

Alla sua apertura il locale ha naturalmente acceso gli interessi di media e clientela. Sandwich a £1, caffè a £1, paste a £1. Insomma, una sorta di Poundland dei coffe shop. Com’è possibile?

Naturalmente il trucco c’è, ma non si vede, almeno fino a quando non si entra nel caffè. E il motivo di questi prezzi bassi è semplice: le porzioni. Sugli scaffali non troviamo dei sandwich, ma dei mezzi sandwich. I muffin al bancone sono più che altro dei piccoli plumcake, piuttosto che le grandi paste a cui siamo abituati. E il caffè viene servito in tazze più piccole.

La stampa non ha mancato di mettere in risalto anche questo lato della faccenda, qualcuno in maniera negativa. Ma io ho deciso di andare a controllare di persona, per vedere se questo posto merita i miei soldi o meno.

Fedele alla filosofia low cost del posto, ho deciso di comprare solo due cose: un panino e un dolce. Come panino (anzi mezzo) ho scelto una classica baguette con bacon, uova e maionese. Per il dolce ho optato per un brownie.

Sul fronte del gusto niente da dire: la cosa che mi ha più colpito del panino è stata proprio la baguette, non certo quella morbida e mollicosa dei supermercati, ma una dalla crosta croccante di quelle che ti danno soddisfazione quando le mordi. Per quanto riguarda il brownie, non considero neanche la porzione così piccola, perché era abbastanza saporito da soddisfare il mio palato.

Però c’è da dirlo: se avete fame e volete spendere poco Caffix non è il posto che fa per voi. Perché io non avevo per niente appetito, ma mangiare un mezzo panino non ha fatto altro che aprirmi lo stomaco.

Credo che la furbizia di questo modello di business stia proprio in questo: spingere la gente ad acquistare di più con la promessa del sottocosto, e guadagnare sulla quantità, piuttosto che sul singolo prodotto. Proprio come il modello Poundland, per l’appunto. Il vantaggio per il cliente è che così può permettersi anche di provare diversi prodotti.

D’altro canto in questo modo si risponde anche alle esigenze di chi davvero cerca solo un piccolo snack da addentare velocemente e non vuole sentirsi costretto ad acquistare un panino intero. E poi, chi ha davvero bisogno di un litro di caffè?

Un’altra furbizia sta nei pasti caldi: un menù in bella vista espone piatti di pasta a £1 (di cui ignoro le porzioni) ma occorre aggiungere un altro £1 per la scelta della salsa (tomato meatballs, bolognese, mascarpone). Stesso dicasi per le jacked potato, per cui occorre pagare £1 per il filling.

Non è tutto però così malvagio. Perché al bancone c’è un’ottima selezione di piccola pasticceria. Che comprende croissant a £1 (e ditemi in quali coffe shop se ne vedono); e addirittura cannolini e code d’aragosta, al prezzo di 2 per £1. Lì sono rimasto piacevolmente sorpreso, non solo per il prezzo, ma anche per la qualità del prodotto: ho optato per un mix & match per assaggiare cannolo e coda, entrambi al cioccolato, ed erano deliziosi.

Come sempre i titolari ci tengono a specificare che tutto quello che vendono è fresco e realizzato in giornata nella cucina del locale, e chi siamo noi per dubitarne? Tanto a Londra lo dicono tutti.

La mia opinione? Un ottimo modello di business che può giovare alle tasche dei proprietari, ma che può anche soddisfare i bisogni di molti clienti diversi. Un’idea semplice e neanche tanto originale se ci si pensa, ma d’altronde a Londra chi ci aveva già pensato? Io per lo meno non conosco altri posti del genere. Per cui mi auguro che Caffix abbia abbastanza successo da diventare al più presto una catena. Cosi potrò anche io scendere da casa per comprare il mio mezzo sandwich, il mio mini brownie, e la mia piccola tazza di brodaglia sporca fumante

Cartina Londra con posizione Caffix

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