MILANO – Il mercato del caffè monoporzionato fa registrare un’altra pronuncia giurisprudenziale favorevole al produttore di capsule compatibili. Negli ultimi anni erano già arrivate le sentenze che vedevano una grande multinazionale sconfitta, rispettivamente, da un produttore etico e da un noto torrefattore italiano, con quest’ultima sentenza a sancire anche il diritto generale di sviluppare capsule compatibili per sistemi di cui non si è produttori.
Così con ordinanza del 4 Maggio il Tribunale delle Imprese di Milano ha rigettato la richiesta di Caffitaly System di emettere misure cautelari nei confronti delle capsule compatibili Caffitaly® prodotte dal Gruppo Gimoka con i brand Gimoka® e StRemio®.
Caffitaly perde il procedimento cautelare in tribunale
Il Tribunale delle Imprese di Milano si è espresso a favore di Gruppo Gimoka sia in primo grado, sia in secondo grado, rigettando con ulteriore ordinanza del 9 Luglio anche il
reclamo presentato da Caffitaly System, in particolare, nell’ambito di un procedimento cautelare instaurato da Caffitaly System nei confronti di Gruppo Gimoka per ottenere una dichiarazione di violazione di 4 privative – 3 brevetti europei, 1 brevetto italiano e 1 design comunitario – e conseguenti provvedimenti cautelari.
Alla medesima conclusione è giunto il Tribunale Federale Australiano con sentenza del 19 Giugno scorso, dove Caffitaly System aveva proposto le medesime lagnanze presentate al Tribunale delle Imprese di Milano.