MILANO – Prima dello scoppio della guerra, l’Ucraina era il mercato europeo in massima crescita per quanto riguarda le caffetterie a marchio. Lo dice il report Project Café Europe di World Coffee Portal, che fa il punto sull’andamento del mercato europeo, attraverso indagini, questionari online e interviste, ma anche con un approfondito lavoro di ricerca e documentazione.
Il conflitto scoppiato lo scorso febbraio sta gettando un’ombra cupa, in tutto il vecchio continente, sulle prospettive di un comparto che sembrava destinato a una forte e definitiva ripresa, con l’allentarsi dell’emergenza Covid.
Il segmento delle caffetterie a marchio ha registrato, nei 12 mesi trascorsi, una crescita del 3,2% raggiungendo un totale di 40.675 unità.
In 29 dei 40 paesi considerati dall’indagine, il numero di locali esistenti è aumentato nell’arco di tale periodo, a riprova di un graduale ritorno alla normalità, reso possibile dal successo delle campagne vaccinali.
Il Regno Unito rimane di gran lunga il più importante mercato, con un totale di 9.540 locali. Alle sue spalle, nettamente staccate, la Germania e la Russia, con rispettivamente 5.464 e 4.318 locali.
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