domenica 22 Dicembre 2024
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E Quarta ha aperto il primo caffè d’arte in città a Lecce

L’amicizia con Antonio Quarta ha fatto il resto: un sodalizio virtuoso per la nascita di questo locale che si propone quindi come punto di riferimento degli amanti del bello e dell’arte

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LECCE – – In uno degli scenari più incantevoli della città di Lecce, meta ormai riconosciuta del turismo internazionale, si è inaugurato domenica 25 settembre, proprio di fronte ai ghirigori barocchi del Palazzo dei Celestini e della Chiesa di Santa Croce, il primo caffè d’arte della città, la “Cafferia Benarte”. Non poteva infatti mancare a Lecce, luogo ricco di arte e cultura, un punto di ritrovo all’insegna della bellezza: come il Caffè Florian a Venezia, il Gran Caffè Gambrinus a Napoli o il Caffè Greco a Roma.

La Cafferia Benarte nasce nell’ambito di un progetto di ampio respiro che la Benarte Srl

Impegnata nella divulgazione dell’arte attraverso eventi culturali. Porta avanti avvalendosi dell’esperienza e della passione del suo fondatore, il leccese Luciano Treggiari, collezionista ed esperto d’arte che da oltre trent’anni dedica tempo e fatiche all’acquisizione e allo studio di dipinti antichi e di oggetti d’arte tra i più rari e ricercati.

La facciata del caffè d’arte (foto concessa)

L’amicizia con Antonio Quarta ha fatto il resto

Un sodalizio virtuoso per la nascita di questo locale che si propone quindi come punto di riferimento degli amanti del bello e dell’arte, suggestioni che si respirano non solo all’interno del locale – dove si somministra la nota miscela Barocco – ma anche all’esterno dello stesso, grazie al patrimonio che la città di Lecce detiene orgogliosa del suo passato glorioso. Costituisce infatti un’esperienza notevole sorseggiare un caffè di alta qualità, prodotto proprio da Quarta Caffè, seduti nel centro della città antica, dove mani e menti sapienti hanno saputo ricamare sulla tenera e luminosa pietra del Salento pagine di arte che raccontano la meraviglia del creato.

All’interno della caffetteria (foto concessa)

Idem dicasi nel caso della colazione, di un brunch, di un aperitivo consumato nei pressi del bancone cinquecentesco ricavato dagli arredi di un’antica sacrestia, mentre lo sguardo si sofferma sulla lucentezza degli ori che dominano l’interno della Cafferia, o sulla scultura bronzea di Ebe, la coppiera degli dei, opera ottocentesca della Fonderia Artistica Chiurazzi di Napoli. Oppure vaga incuriosito da una delle prime rappresentazioni pittoriche di un servizio di tazze da caffè, raffigurato nell’antico dipinto fiammingo di Jan Van Houbraken, fino al notevole dipinto di Gerrit Van Honthorst che ritrae un “Suonatore di violino che brinda”.

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