MILANO – La comune caffeina può diventare il sistema per proteggere la pelle dai raggi solari, evitando il pericolo tumore. Questa almeno è l’ipotesi di una ricerca della Rutgers University (New Yersey, USA), diretta dal dottor Allan Conney e pubblicata su PNAS, “Proceedings of the National Academy of Sciences”.
Gli studiosi hanno messo sotto indagine il gene ATR, legato alla salute della pelle ed allo stato delle cellule con DNA danneggiato, primo stadio delle cellule tumorali. Per chiarire il tutto si è lavorato con topi da laboratorio. Alcuni roditori erano geneticamente modificati per essere privi di ATR, altri avevano il gene regolarmente attivo. In seguito, tutti gli animali sono stati esposti a raggi UV fino a sviluppare tumori della pelle. Dopo altre 19 settimane, il primo gruppo (topi con ATR inibito) mostravano minore presenza e sviluppo più lento delle neoplasie in questione. Ciò detto, tutti le cavie erano vittime di una forma di tumore detto SCC – carcinoma a cellule squamosa, un tipo di non-melanoma.
Secondo Conney, l’esame di tali dati suggerisce che inibire ATR possa ridurre il rischio di cancro della pelle legato ai raggi solari. E, visto che la caffeina colpisce il meccanismo in questione, può diventare base per farmaci e creme solari. Oltretutto, conclude l’esperto, “Oltre agli effetti sul percorso ATR, la caffeina ha anche proprietà frangisole”. Tuttavia, primo indispensabile passo è verificare l’applicabilità del processo sulla pelle umana.
FONTE: Allan H. Conney et al., “Protection from UV-induced skin carcinogenesis by genetic inhibition of the ataxia telangiectasia and Rad3-related (ATR) kinase”, PNAS 2011 ; published ahead of print August 15, 2011, doi:10.1073/pnas.1111378108