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Caffeina in gravidanza: rischi, consigli e qualche istruzione per l’uso

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MILANO – La caffeina è una sostanza stimolante che si trova in diversi alimenti, preparazioni e bevande. Ma anche all’interno di alcuni farmaci acquistabili con o senza obbligo di ricetta medica.

Anche alcuni estratti vegetali, come il guaranà, contengono caffeina. In natura si può trovare nelle foglie, nei semi e nei frutti di più di 60 piante differenti.

Ma è proprio vero che il caffè fa male? In gravidanza sarebbe meglio consumare caffè decaffeinato o caffè d’orzo?

Caffè in gravidanza

Il caffè in gravidanza si può bere? La caffeina ha come effetto principale quello di rendere maggiormente attenti e vigili, perché agisce direttamente da stimolante sul sistema nervoso centrale.

Infatti viene utilizzata anche a scopo medico (per curare il mal di testa, ad esempio) e per contrastare gli effetti di stanchezza e sonnolenza.

Nel nostro paese, tra l’altro, ha assunto il ruolo di “pausa relax”. Un caffè al giorno è quasi un rito quotidiano per poter affrontare la giornata. La quantità di caffeina contenuta in un caffè supera quello delle altre preparazioni certamente.

Per questo motivo, l’utilizzo prolungato nel tempo può portare a tolleranza, cioè a una riduzione della sua efficacia a parità di dose (come qualsiasi altra sostanza a cui l’organismo si abitua).

Viene assorbita a livello di stomaco e intestino e raggiunge la massima concentrazione nel sangue entro circa 45-60 minuti dall’assunzione. In genere rimane in circolo per un periodo di tempo che varia dalle 4 alle 6 ore.

Il caffè fa male?

La caffeina stimola anche la produzione di acidi gastrici e, proprio per questo, a volte irrita la mucosa gastrica e può causare nausea o mal di stomaco.

Tra gli effetti del caffè c’è l’incremento dell’attività diuretica, ovvero favorisce l’eliminazione dei liquidi dall’organismo e può impoverire le scorte di acqua e di calcio. Accelera il metabolismo, motivo per cui favorisce lo svuotamento gastrico e la digestione dopo i pasti.

Perché il caffè fa male? Il consumo di elevate quantità di caffeina, indicativamente superiori a 400 mg al giorno, può essere dannoso. In quanto causa vari effetti collaterali quali: nervosismo, insonnia, irritabilità, mal di testa e agitazione.

La moderazione e il buonsenso sono fondamentali per quanto riguarda il consumo di bevande contenenti caffeina durante la gravidanza.

Secondo le raccomandazioni delle linee guida per la gestione della gravidanza fisiologica, le ricerche hanno evidenziato che è possibile farne consumo moderato. Con questo ci si riferisce ad una quantità pari a circa 200/300 mg/giorno. Vale a dire non più di 1-3 tazzine di caffè al giorno.

Le gestanti, inoltre, dovrebbero bere una quantità sufficiente di acqua, per mantenere un certo grado di idratazione.

Fondamentale per il proprio benessere e quello del bambino.

L’uso della caffeina potrebbe aumentare leggermente la pressione sanguigna, la frequenza cardiaca, e l’attività diuretica della donna in gravidanza.

Ma a meno di sensibilità individuali un consumo moderato di caffeina non è considerato un rischio per la gravidanza.

Jessica Gugliotta

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