MILANO – L’inverno fa sentire la sua morsa lungo tutto lo Stivale, tormentato dal mal tempo e dalle temperature che diventano sempre più rigide più ci si avvicina a Natale. I rimedi per trattenere un po’ di calore in corpo non sono pochi: se viene in mente subito la sciarpa e una bel grappino in alta montagna, stupirà invece sapere che una soluzione ancora migliore sta nella tazzina. Il segreto, anche in questo caso, sta nella caffeina che ha i suoi effetti sulla termoregolazione. Vediamo come agisce sull’organismo, dall’articolo di Mario Giuliacci per meteogiuliacci.it.
Caffeina: riscalda più della lana
Mezza Italia infreddolita a più riprese in queste settimane per l’arrivo in rapida sequenza di nuclei di aria artica. Ebbene anche in inverno le variazioni della temperatura nell’arco di pochi giorni mettono a dura prova il nostro sistema di termoregolazione. Tanto che la maggior parte delle meteoropatie invernali sono dovute ad una esagerata risposta dell’organismo a siffatti sbalzi termici.
Ma per fortuna anche alcune sostanze hanno la capacità di influenzare le reazione e la capacità di risposta del nostro sistema di termoregolazione.
Ad esempio, la caffeina fa restringere i vasi sanguigni e fa salire la pressione, due reazioni molto utili per controbilanciare gli effetti del freddo.
La nicotina invece riduce la circolazione nelle gambe e nelle braccia e quindi esalta la sensazione di freddo in tali arti
L’alcool, come a marijuana e le anfetamine, fa dilatare i vasi superficiali dell’epidermide, con conseguente più rapida dispersione del calore corporeo, una reazione indesiderata, ovviamente, quando fa freddo. E’ pertanto errato il luogo comune secondo il quale i rigori del freddo si possano contrastare con un bicchiere di… buona grappa!
Ed anche i tranquillanti aiutano a resistere meglio contro il freddo perché bloccano il meccanismo della sudorazione, riducendo in tal modo la possibilità che la pelle si raffreddi per evaporazione del sudore stesso.