MILANO – Si avvicina la fine dell’anno scolastico e torna d’attualità parlare dei metodi migliori per resistere davanti ai libri. Caffè, energy drink, pillole al fosforo.
La lista di rimedi a cui si appigliano gli studenti per il rush finale pre-maturità è lunga. Un classico intramontabile? Le maratone notturne di studio con `aiutino´ annesso per restare svegli, a poche settimane dall’appuntamento con l’esame. «Tour de force inutili», assicura il farmacologo ed esperto di nutrizione Michele Carruba.
Energy drink e caffeina: ci sono dei falsi miti da sfatare
«Il caffè, la caffeina e le bibite contenenti sostanze stimolanti (i cosiddetti energy drink) vanno usati con cautela. Anche perché un buon caffè aiuta il risveglio, fa bene alle performance quando la vigilanza è bassa, cioè al mattino.
Quando invece si è già stimolati da un po’ di stress – assicura il professore del Dipartimento di farmacologia, chemioterapia e tossicologia medica dell’università Statale di Milano – il caffè influisce sulla funzione cardiaca.
Quindi può provocare palpitazioni e tachicardia che aumentano ancora di più lo stress. Rischiando di farlo andare oltre la soglia fisiologica.
Non solo: il rendimento nelle maratone notturne cala
Perché quelle sono ore da dedicare al riposo. Dunque sarebbero sforzi poco produttivi».
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Rimedi oltre gli energy drink
L’ideale, per avere massimi risultati nell’ultimo mese di sforzi in vista delle prove, «è rispettare il più possibile il ciclo sonno-veglia e i bisogni fisiologici dell’organismo.
Assecondarli sfruttando al meglio le ore giuste – suggerisce Carruba – Capisco che si arrivi all’ultimo momento con l’impressione di non aver studiato abbastanza e con l’esigenza di un ripasso generale; ma imbottendosi di caffè, andando a letto tardi (o per niente) e studiando in queste condizioni, l’apprendimento non è al massimo.
E’ molto meglio programmare un po’ prima i tempi di studio, comiciando già adesso a calendarizzare gli argomenti da riguardare, non rinunciare a ore di sonno, ma a qualche divertimento che si può rimandare.
Qual è la regola è
Non usare per lo studio il tempo dovuto al benessere dell’organismo, come le ore del sonno». Inutile anche rifugiarsi nel fosforo, osserva l’esperto: «Le famose pillole non aiutano la performance intellettuale. Questa è una vecchia credenza che è stata smentita».