MILANO – Spesso quando si devono affrontare delle giornate impegnative, la domanda che ci si pone tra colleghi è “quanti caffè hai già bevuto?“: suona un po’ come una battuta, ma in effetti, la quantità di caffeina assunta giornalmente ha una sua soglia limite, che l’Efsa, l’Ente europeo che vigila sulla salute alimentare e che ha la sede a Parma, ha stabilito debba aggirarsi tra i 300 e i 400 ml. Oltre questo limite, potrebbero esserci degli effetti collaterali poco piacevoli per l’organismo.
Ma quanti di noi riescono davvero a tenere il conto con precisione? La soluzione c’è, è smart, a portata di telefono: l’applicazione che calcola per l’utente la dose di caffeina ingerita e avverte nel caso in cui si superi il valore massimo. Questo strumento non tiene conto di alcune elementi essenziali, come quello della differenza di contenuto caffeinico tra Robusta e Arabica, oppure dell’assunzione di bevande energetiche o di altre a base di caffeina come la Coca Cola.
Ma è comunque un buon primo passo per tenere informato il consumatore. Anche se non ha nulla di scientifico, per i motivi detti sopra. Vediamo però come funziona.
Caffeina: un calcolo per stare attenti
Le ricette considerate nel menù del misuratore comprendono la maggior parte delle bevande servite in un bar italiano tipico: dall’espresso alla moka, si arriva sino al tè nero.
Sono indicati anche i formati di riferimento e il corrispettivo della caffeina in essi contenuti. Si può selezionare anche la determinata categoria a cui si appartiene (l’età oppure lo stato eventuale di gravidanza): se si raggiunge il limite stabilito dall’Efsa, comparirà un bollino rosso.
Tutti i dettagli, potete trovarli al seguente link.