domenica 22 Dicembre 2024
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Espresso: il volume curato da Csaba dalla Zorza per Caffè Vergnano

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TORINO – Un libro di ricette ma non solo, un vero e proprio viaggio in quello che per gli italiani è molto più di un gesto quotidiano: bere il caffè. Si intitola «Espresso» il volume curato da Csaba dalla Zorza ed edito da Luxury Books, voluto dalla Caffè Vergnano, azienda di Santena che nel 2012 festeggia i 130 anni di attività. In libreria a giorni, la pubblicazione è stata presentata ieri pomeriggio al Circolo dei Lettori di Torino alla presenza dell’autrice insieme con Carolina Vergnano e con Luca Glebb Miroglio come moderatore. Le pagine accompagnano il lettore in un percorso che scandaglia il rito tutto italiano della tazzina attraverso la storia della bevanda e quella dei Vergnano, famiglia torinese che da quattro generazioni tramanda la cultura del caffè nella più antica torrefazione italiana.

Caffè Vergnano: in Espresso un viaggio che tocca, oltre all’Italia, 6 paesi descrivendo le diverse declinazioni dell’assunzione della bevanda, accompagnato da oltre 40 ricette

A condurre in quest’avventura è la nota food writer Csaba dalla Zorza, apprezzata per la sua trasmissione tv su Alice e Arturo «Il mondo di Csaba» e per la sua rubrica su Vanity Fair «Lezioni private». Come nasce l’idea di «Espresso»? «Dal desiderio mio e di Carolina Vergnano di raccontare in maniera discorsiva cos’è per gli italiani il caffè espresso e di farlo anche attraverso la storia di una famiglia che ha creato un’azienda conosciuta in tutto il mondo». Com’è strutturato il libro? «E’ suddiviso in più capitoli e narra il rito del caffè in Italia e in altri paesi come l’Inghilterra, la Francia, il Marocco, l’America, la Spagna e la Germania. Abbiamo selezionato questi luoghi perché hanno una cultura del caffè molto diversa dalla nostra.

L’idea è stata quella di capire cosa significa per noi dire “ci vediamo per un caffè”, come questo rito si viva all’estero e quanto di italiano sia arrivato fino a loro».

Cosa caratterizza i diversi capitoli?

«C’è una parte narrativa nella quale racconto come si beve il caffè, seguono quindi da 6 a10 ricette nelle quali vengono illustrate delle prelibatezze che si possono preparare utilizzando come base il caffè, oppure descrivono la preparazione di cibi che servono come accompagnamento alla bevanda. Inoltre abbiamo scelto un’icona, spesso del passato, per rappresentare ogni luogo. Ad esempio per l’Inghilterra ci sono i Beatles e per la Francia c’è una bellissima Brigitte Bardot».

Lei è considerata una maestra di bon ton. Che ruolo hanno le buone maniere nella società contemporanea?

«Il bon ton in quanto tale è decisamente fuori moda e sarà difficile riportarlo all’attualità. Tuttavia credo che le persone oggi abbiamo bisogno di educazione, che è una cosa diversa rispetto alle buone maniere: l’educazione è la matrice dalla quale le buone maniere vengono declinate. La nostra società ha sicuramente perso il piacere del comportamento corretto in quanto fine a se stesso».

Che consiglio darebbe a chi per la prima volta si cimenta con i fornelli? «Direi di iniziare comprandosi un libro di base. Partire da un libro è essenziale perché insegna i rudimenti e poi, se ci si appassiona, si può quindi frequentare un corso e seguire le trasmissioni tv». *Fonte: lastampa.it Per saperne di più: http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/costume/articolo/lstp/440589/

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