TORINO – Sono ormai centotrenta, le caffetterie sparse in tutto il mondo. Si caratterizza quindi come un’operazione di espansione su scala internazionale, la rete dei «Coffee shop 1882» dell’azienda Caffè Vergnano. Un marchio storico nel settore della produzione di caffè.
Caffè Vergnano, fondato alla fine dell’Ottocento come torrefazione a Chieri
Un piccolo paese sulle colline sopra Torino. E’ proprio qui che l’impresa di famiglia è giunta oggi alla quarta generazione. Può contare nella fase attuale non solo su uno stabilimento produttivo di oltre 13 mila metri quadrati e sul contributo dei 140 dipendenti; ma anche su una presenza e una distribuzione capillare dei propri prodotti e del marchio. Questo, attraverso le caffetterie che si trovano ormai un po’ dappertutto in giro per il mondo.
«Seguo questo progetto fin dal 2000 e solo un anno fa abbiamo inaugurato il locale numero cento a Singapore. – spiega l’architetto Roberto Ferrero. A capo del Design Department di Caffè Vergnano che si occupa del progetto delle caffetterie. – Mentre ad oggi se ne contano 130. Siamo già al lavoro su nuove aperture sia in Italia che all’ estero».
Una veste contemporanea e minimale
Assieme agli arredi di ispirazione eco-design; ai mobili in legno non trattato e ai pavimenti realizzati con legno a basso rilascio di formaldeide. Poi ancora le sedute in ecopelle. Le caffetterie, che si basano su un modulo replicabile ovunque. In cui il tradizionale rito dell’espresso all’ italiana si completa con un menu assortito. Un’offerta che spazia dalla colazione al pranzo fino all’ aperitivo.
Un modello, dunque, facilmente esportabile
Con un fatturato che supera gli 80 milioni di euro l’anno. Caffè Vergnano ha scelto con convinzione di puntare sulle caffetterie; per radicare la propria presenza sul mercato globale del caffè.
Tra i 57 locali attivi all’ estero, le più recenti aperture sono state quelle di Atene, Cipro, Amsterdam. (nei pressi della centralissima stazione ferroviaria). Qatar nella AJG Tower, Bruxelles nel Woluwe mall; Nizza su Rue de France, Istanbul.
Dove, entro la fine di quest’anno, verrà inaugurato il quarto punto. (dopo le aperture all’ interno di Eataly, allo Uniq Center, allo Swissotel e ora anche al Maslak 42).
La collaborazione ormai con la catena dei megastore dei “cibi alti”
Si parla ovviamente di Eataly. Con la quale è confermata la partnership. Sulla base di una comune storia e identità imprenditoriale e territoriale tra le famiglie Farinetti e Vergnano.
«I coffee shop sono un fiore all’ occhiello. – dice l’amministratore delegato Franco Vergnano. – Rappresentano infatti la nostra immagine in Italia e nel mondo. Nella fattispecie con Eataly siamo oggi presenti a New York, Roma, Milano; Chicago, Los Angeles, San Paolo; Istanbul, Seul, Tokyo e Mosca».
E proprio nella capitale russa si segnalano due aperture di caffetterie Vergnano in un luogo strategico
«Entrambe si trovano all’ interno del Trade Center Kievskiy. – precisa Ferrero. – Un nuovo e grande centro commerciale dove sta aprendo anche Eataly. Al suo interno anche un’altra nostra caffetteria. Il primo locale, di circa 120 metri quadrati, è proprio nella hall del centro. E’ visibile anche dall’ esterno, attraverso grandi vetrate».
Il Caffè Vergnano punta anche su un nuovo filone di caffetterie negli aeroporti
Quelli delle grandi città non solo italiane. La prima, aperta a Bari, in partnership con My Chef, è stata una specie di test.
Pienamente riuscito, a quanto pare, visto che un secondo grande coffee shop ha aperto poco dopo nell’ aeroporto di Roma Fiumicino, nel nuovo ampliamento del Terminal 3 dei voli intercontinentali.
Quest’ ultimo progetto, curato dal team di architetti dell’azienda composto da Federico Rinaldi, Sergio Savasta e Mattia Benatti, è stato menzionato come il migliore locale dell’ aeroporto di Fiumicino: su una superficie di 200 metri quadrati, si compone di un lungo bancone circolare che richiama le postazioni per i check-in e di una zona dedicata interamente alla vendita dei prodotti dell’ azienda di caffè.
«Il secondo coffee shop in aeroporto aprirà nel 2018 all’ aeroporto di Monaco T1C voli intercontinentali, e in questo caso il partner sarà la società Allresto che gestisce il food nello scalo Bavarese – spiega Carolina Vergnano (FOTO), responsabile dell’export – per noi entrare negli aeroporti significa avere una risonanza internazionale importante».
Con una presenza in oltre 80 paesi del mondo, Caffè Vergnano è tuttora la sesta azienda produttrice di caffè in Italia e dai 64 milioni di euro del 2013 è arrivata nel giro di cinque anni a raggiungere un fatturato annuo di 80 milioni.
Oggi l’azienda sembra voler puntare sempre di più sul segmento delle caffetterie, allargando il raggio di azione anche alle grandi stazioni ferroviarie.
Tra le sorprese del 2018, infatti, potrebbe esserci lo sbarco di Caffè Vergnano con un grande «Coffee shop 1882» nell’ atrio della Stazione Termini di Roma nell’ area degli arrivi dei treni ad alta velocità.
Un posizionamento preciso in un luogo di fortissimo passaggio che dovrebbe sancire anche l’avvio per l’ azienda piemontese di un nuovo filone nelle grandi stazioni dopo quello degli aeroporti internazionali.
Guido Andruetto