mercoledì 25 Dicembre 2024
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Il caffè a Venezia? Amarissimo: berlo al tavolo costa fino a 1,80 euro

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VENEZIA – In tempo di crisi la gente guarda anche i soldi che spende per un caffè, specie se lo paga come un’ora di parcheggio in centro. Nel “salotto” di piazza Ferretto c’è chi cerca di non ritoccare all’insù il prezzo, chi invece non riesce a fare altrimenti perché tutto è più costoso, dalla materia prima agli affitti, la prima causa delle chiusure. Nella pasticceria Bido, un caffè in piedi costa 1 euro e 10, un po’ come dappertutto, ma per stare seduti assaporando l’aria di primavera, si paga 1,80 euro (un cappuccino 2,30).

Venezia, parla un gestore «Ho alzato il prezzo – spiega il titolare – perché è aumentato tutto»

Nella pasticceria Marini una tazzina sorseggiata nel plateatico costa 1,70 euro, da Goppion idem. Dalla parte opposta della piazza, invece, c’è chi resiste e cerca di non alzare. Al bar Sport un caffè si paga ancora 1,50 euro, 2 il cappuccino.

Poco più in là, allo Stendardo di Venezia, stessi prezzi. Camminando verso la chiesa si incontra il Paradiso del Gelato: le habitué sedute fuori sorseggiano il loro caffè da 1,50 euro, il cappuccino seduti lo si paga 2 euro, mentre al banco costa 1,30.

«Non abbiamo ancora ritoccato i prezzi – spiega la titolare – per la verità sono anni che non aumentiamo, non abbiamo alzato neanche il prezzo del gelato. Ma tra il costo del personale, il plateatico e l’affitto, è dura. Dopotutto siamo in centro e lavoriamo, appena fuori dalla piazza, non si vende più. Non è però solo un discorso di prezzo, si deve tenere presente anche la qualità, una miscela è diversa dall’altra».

La titolare fa notare che ultimamente i bar sono invasi da gente che chiede soldi

«Non se ne può più, ne verranno quaranta al giorno, passiamo il tempo a dire “no, grazie”». Tornando lungo il lato del Duomo, si incontra il bar Jasmine: anche qui caffè a 1,50 seduti e cappuccino a 2 euro. Gettonatissimo appena fuori dalla piazza il caffè Vergnano, all’ombra della torre.

I prezzi sono competitivi: 1,50 un caffè seduti fuori, 1,80 il cappuccino. «E il nostro – sorridono – è un caffè di qualità».

«Il prezzo giusto del caffè è un euro – spiega Oscar Bonaldo, presidente dei pasticceri mestrini aderenti alla Cgia – io lo vendo a 90 cent perché la gente va aiutata e con tutti i problemi di lavoro che ci sono bisogna venirsi incontro.

Capisco però che le attività che gravitano in piazza Ferretto abbiano affitti altissimi e dunque la necessità di ritoccare il prezzo. Il personale costa uguale per tutti, ma gli affitti no.

Per quel che riguarda il plateatico, però, si deve fare il raffronto con le piazze delle città limitrofe. Mirano e Spinea stanno battendo Mestre sui prezzi perché c’è meno concorrenza».

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