Il Caffè Tommaseo di Trieste è considerato il più antico della città. È stato costruito nel 1824 ma solo sei anni più tardi, nel 1838, inizia ad assumere la propria identità e ad entrare nel vissuto cittadino. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Francesco Cardella per il portale d’informazione Trieste All News.
Le origini del caffè Tommaseo
TRIESTE – La storia lo abita, l’innovazione sta facendo il suo corso. Pensi al Caffè Tommaseo e ti immergi in una cartolina ottocentesca del Borgo Teresiano incastonata nella omonima piazza situata a pochi respiri dal mare, a stretto contatto con il centro urbano e quasi a voler dialogare con la chiesa di San Nicolò dei Greci, il tempio della comunità greco – ortodossa. La storia dicevamo, egida che lo consacra come il caffè più antico di Trieste.
Costruito nel 1824, ma è dal 1830 che il locale di Piazza Tommaseo inizia ufficialmente a entrare nel vissuto cittadino, assumendo 18 anni più tardi la denominazione di “Caffè Tommaseo”, un tributo allo scrittore dalmata Nicolò Tommaseo, un patriota.
Sì, perché il “Caffè Tommaseo” negli anni avrà modo di diventare una sorta di tempio non solo dell’arte e della cultura ma del movimento nazionale e dell’irredentismo triestino.
Una curiosità. Il locale fu tra i primi a proporre il gelato nella ristorazione a Trieste nonché a dotarsi della illuminazione a gas; merce rara all’epoca. Era il 1844. E poi i frequentatori eccellenti. Diversi, sì, da Umberto Saba a Giani Stuparich, senza contare Italo Svevo, Domenico Rossetti e Claudio Magris. Pagine di ieri.
Il Caffè Tommaseo non ha mai abiurato il passato, anzi, ma ha saputo (ri)cucire il vissuto con le priorità.
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