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lunedì 04 Novembre 2024
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Caffè sulla terrazza? Prezzo è stato quintuplicato per il panorama

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ROVIGNO (Croazia) – Il prezzo del cappuccino aumenta di cinque volte se servito a oltre 100 metri dal bar, su una terrazza da cui si gode un incantevole panorama sul mare che di certo ha il suo prezzo.

Questo il ragionamento di Damir Humar del bar Roxy, finito al centro di un caso per aver fatto pagare a 9,5 euro due cappuccini ai turisti stranieri durante le festività pasquali.

Il prezzo medio del cappuccino si aggira sull’euro, per cui i turisti sentendosi derubati si sono sfogati con la stampa.

«Nel mio locale vigono due listini prezzo – spiega Damir Humar – uno per le bibite servite nel locale e l’altro, straordinario, per il servizio sulla terrazza che dista 130 metri, una distanza non indifferente. Pensate d’estate quanta strada deve percorrere il cameriere durante la giornata lavorativa, chilometri e chilometri. Dalla terrazza di 30 metri quadrati si ha una vista stupenda e anche per questo l’affitto è molto pepato, attorno ai 5300 euro per la stagione estiva, per cui alla fine sorseggiare qui una bibita comporta un esborso extra per i clienti. Per quelli fedeli però pratico lo sconto del 50% sul quale decido io».

Il quotidiano Jutarnji List scrive che dei prezzi sulla sua terrazza non si dovrebbero vergognare Venezia, l’Irlanda, Londra o altre destinazioni mondiali.

Qualche esempio: del cappuccino abbiamo già detto, il caffelatte viene a costare 5 euro, il caffè con la panna 7,1, l’ice café 10, l’irish café 10,5 e il nescafè 5,3 euro.

Ma cosa dice l’ispettorato competente? Dice che il titolare del locale ha la massima libertà nel definire il prezzo delle sue bibite, a condizione che vengano rispettate le regole. Ossia, che sul tavolino ci sia il listino prezzi e che alla fine al cliente sia rilasciato lo scontrino. «Pertanto – dice l’ispettorato – il cliente può consultare il listino e quindi decidere se ordinare o meno la bibita».

A proposito di altre lamentele secondo cui in certi bar da mezzogiorno in poi aumenta di tre volte il prezzo della birra, l’ispettorato afferma che è tutto legale. Ma da parte di alcuni imprenditori si fa notare come una singola iniziativa, seppure del tutto legittima, possa creare danni all’immagine turistica della località.

E si fa appello all’amministrazione cittadina, all’Associazione degli artigiani, all’ente turistico e alle singole aziende del settore affinché venga definito un modello comportamento uguale per tutti.

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