Che cosa c’è dietro al movimento sempre più ampio del caffè specialty e perché è un tema così delicato verso i consumatori? Anche in Italia ormai il fenomeno delle caffetterie specialty sta acquisendo sempre più successo tra nuove aperture e novità. Facciamo luce sull’argomento grazie ad un estratto dell’articolo di Chiara Buzzi per il portale d’informazione Linkiesta.
Caffè specialty: verso una nuova narrazione
MILANO – C’è una riflessione, che di fatto è sempre più un tema, che riguarda l’universo del caffè e i suoi protagonisti. Da quando anche l’Italia ha preso confidenza con il fenomeno specialty coffee, le nostre città hanno iniziato a vivere una divisione crescente tra il modello vecchia scuola e quello più verticale del caffè di qualità.
Di che cosa stiamo parlando? Di chicchi di caffè verde di altissima qualità, senza difetti gravi di produzione e con un grande potenziale aromatico. La loro provenienza è totalmente tracciata e all’assaggio – se tutti i processi sono stati fatti con le giuste attenzioni – superano gli ottanta punti in una scala che arriva sino a cento. La dicotomia venutasi a creare nel consumatore, quindi, è duplice.
Forse anche triplice. Nel prodotto, che mette inevitabilmente a confronto un caffè di filiera, coltivato rispettando determinati principi di tempo, economie, sostenibilità, con un caffè industriale su cui in genere si conosce poco o nulla.
Nell’utente, creando uno spartiacque non solo di informazione tra chi conosce il “nuovo” ingrediente e chi no, ma anche di prezzo. Mediamente un espresso da filiera controllata costa almeno due volte e mezzo un espresso tradizionale. Infine, nella narrazione sul caffè stesso. Guardando ad altri protagonisti nel mondo della gastronomia ci sono diversi elementi che sono già passati attraverso questo processo.
Il pane, ad esempio, grazie a una rivoluzione che è iniziata silenziosa e nonostante la sua affermazione necessiti ancora di esempi, parole, persone che ne diffondano il messaggio. Anche per questi piccoli chicchi dal profumo intenso, esistono una storia e un fattore socio-culturale che non è facile cambiare.
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