MILANO – Buon esito di pubblico e critica per la tappa milanese di “Io bevo caffè di qualità”. Un pomeriggio passato tra degustazione di caffè speciali e decaffeinati, tostati in Italia. Infine realizzati e decorati secondo le ultime tecniche mondiali.
La promozione della cultura del buon caffè made in Italy è stata l’anima della seconda tappa di questo percorso del gusto. Sotto la direzione artistica dei coffee expert Francesco Sanapo e Andrej Godina. Tenutasi nel capoluogo lombardo lo scorso 14 febbraio presso l’hotel Straf, location di design a due passi dal Duomo.
Caffè speciali, protagonisti assoluti
Dopo l’inaugurazione dello scorso dicembre a Roma, Io bevo caffè di qualità ha offerto ai partecipanti l’esperienza di un percorso sensoriale innovativo. Molti gli operatori di settore presenti. Insieme anche a giornalisti, a semplici curiosi e a oltre cinquanta ragazzi delle scuole milanesi. Tutti hanno discusso intorno a caffè monorigine; provenienti da singoli paesi di produzione, e a caffè speciali, cioè di particolare pregio qualitativo.
Ogni caffè è stato preparato con differenti tecniche
Quindi espresso, aeropress, filtro e coffee brew bar,. Presenti in tre differenti postazioni, guidate da altrettanti esperti del settore. Di ogni caffè sono state quindi messe in risalto le varie caratteristiche. A seconda del modo di preparazione.
Ognuno ha costruito il proprio percorso autonomamente. Aiutati anche da schede valutative su provenienza, specie e varietà botanica; poi sul metodo di tostatura, tutti hanno potuto esprimere preferenze. Creando così interessanti dibattiti e scambi di opinione.
Durante l’evento è stato inoltre possibile osservare la decorazione artistica su cappuccini e caffè dell’artista Paolo Berti. Il quale, con colori alimentari, ha coinvolto i ragazzi delle scuole.
Dicono gli organizzatori Sanapo e Godina
“L’evento di Milano è stata la dimostrazione che il format itinerante di Io bevo caffè di qualità è appropriato e avvincente. E che in Italia parlare di qualità nel campo del caffè è possibile ed estremamente attuale. Riportiamo qui lo scopo di Io bevo caffè di qualità.
Innanzitutto riunire l’Italia attorno a una tazzina di buon caffè. All’evento hanno partecipato classi di studenti di un istituto professionale, torrefattori; baristi professionisti, giornalisti; e poi studenti universitari e semplici appassionati.
Ci sembra quindi necessario chiarire cosa significhi qualità nel caffè e quale sia la definizione di caffè specialty. Così tanto promossi dalla Speciality Coffee Association of Europe di cui io e Francesco siamo soci attivi (www.scae-italia.it). La prerogativa di un caffè di essere definito specialty ha inizio nel momento in cui questo è privo di difetti.
I caffè di bassa qualità spesso presentano difetti quali aromi sgradevoli (legno, fermentato, terroso, rancido, …). Oppure un’eccessiva nota amara, l’astringenza.
Un caffè privo di difetti è la base necessaria sulla quale un caffè specialty può esprimere le sue più interessanti caratteristiche
Per esempio un bouquet di aromi elegante e variegato, una discreta corposità, un equilibrio dei gusti raffinato e un persistente retrogusto. Io bevo caffè di qualità è un evento disegnato appositamente per fare cultura.
Un contenitore educativo all’interno del quale gli operatori possono trovare un punto di incontro con gli appassionati di caffè, un luogo privilegiato di innovazione di prodotto dove l’espresso. Assieme alle nuove tendenze internazionali di preparazione del caffè, fanno vivere ai partecipanti un’esperienza di degustazione unica”.
Io bevo caffè di qualità
E’ in collaborazione con Sandalj Trading Company – Italian coffee passion, Dalla Corte – macchine caffè espresso; DM Italia – AeroPress e macinacaffè Mahlkönig; Caffè Corsini, PulyCaff – pulitori certificati per caffetteria; Demus Spa, Sesamo comunicazione visiva; Bunn macchine caffè filtro, Recappuccio, SCAE – Speciality Coffee Association of Europe.
Ulteriori info: www.francescosanapo.com ; http://ajgodina.blogspot.com/