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sabato 02 Novembre 2024
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Caffè: eccone sette tipi per i coffee lover più curiosi di sperimentare

Dal caffè al carbone a quello con dosi eccessive di caffeina. Ecco sette ricette per espressi originali

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MILANO –  Sappiamo che il caffè arrivò in Italia verso la fine del 500 e la prima bottega del caffè aprì a Venezia. Da allora il caffè è entrato nella dieta occidentale. Regalando all’Italia un primato nella diffusione e nella preparazione dell’espresso. Siamo infatti il secondo importatore al mondo di chicchi. (circa 1,4 miliardi di euro a valore) e il secondo consumatore di caffè (5,65 kg pro capite). Dietro solo alla Germania.

Caffè: ormai lontano da quello originario

Ma come è accaduto per la pizza, una volta preso il largo, il caffè ha perso le sue caratteristiche tipicamente italiane. E’ diventato così la base di bevande, che (forse) poco incontrano il nostro gusto.

Il caffè incolore

Si sa, è uno dei nemici dello smalto dei denti, ed è questa la ragione per cui alcune persone preferiscono non consumarlo. A loro hanno pensato David e Adam Nagy, due fratelli slovacchi, quando hanno messo sul mercato CLR CFF, il caffè “incolore”. Composto di caffè di qualità arabica e acqua, con doppia dose di caffeina rispetto a un espresso normale. Poco però si sa sul processo che gli ha permesso di liberarsi del “nero”.

Col carbone attivo

Quando un alimento è di colore nero, 9 volte su 10 dipende dal carbone vegetale mescolato all’impasto. Usato soprattutto nei prodotti da forno, come “colorante” (E 153), in un alcune caffetterie inglesi è finito anche nel cappuccino. Il caffè al carbone è nerissimo, ma non contiene caffeina ed è in realtà più che un espresso è un caffellatte. Di quelli che incontrano soprattutto il gusto anglosassone. Nel mondo è famoso come ”charcoal latte”.

Un caffè servito con un bel pezzo di carbone fumante? Il Kopi Joss non è una novità: è stato inventato dal titolare di un bar di Jakarta (Indonesia) negli anni ’60.

Il carbone addirittura bruciato

 

caffè

Come la maggior parte del caffè da queste parti si prepara con una polvere di caffè e alcune cucchiaiate di zucchero a cui viene aggiunta acqua da un bollitore. Seguita da un pezzo ardente di carbone preso da una stufa.

Il motivo? Sembra che faccia digerire.

Avolatte

caffè

Derubricato come “ultima moda hipster”, l’Avolatte è un caffe con latte servito in un guscio di avocado. È un’invenzione dei barman del Truman Cafè di Melbourne (Australia). Ma i social e Instagram gli hanno regalato un quarto d’ora di celebrità in tutto il mondo.

Asskicker

C’è chi per raddoppiare la dose di caffeina lo prende doppio. Per provare la vera dose esplosiva, bisogna andare fino a Christies Beach, in Australia. Al Viscous Cafe. Qui il piatto forte è l’Asskicker (letteralmente “che ti dà un calcio nel sedere”). Secondo il suo inventore contiene 60 volte la quantità di caffeina di un espresso. Mentre un espresso normale contiene circa 85 milligrammi di caffeina, questa bevanda ne ha 5 grammi.

Black Insonnia

Altro caffè fortissimo, che vanta 702 mg di caffeina per dose. Cioè circa il doppio della dose giornaliera consigliata è l’insonnia nera. Dal 2016 è la specialità dell’omonimo caffè di Città del Capo. In Sudafrica e in breve tempo pare abbia avuto un successo insperato. Secondo i suoi creatori oggi se ne vendono 6 tonnellate al mese, in 22 paesi del mondo.

Espresso Tonic

Tra le mode alimentari lanciate da Instagram c’è l’espresso tonic. Uno shot di caffè espresso con acqua tonica. Poiché è facile da fare (basta aggiungere l’acqua tonica al caffè, o viceversa) lo servono anche ristoranti un po’ in tutto il mondo .Da Tokyo a Perth, da Stoccolma a Vienna.

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