MILANO – È vero che la caffeina è stata coinvolta in vari studi scientifici, che l’hanno spesso associata a una sostanza benefica per l’organismo, specialmente se associata alla prevenzione di specifiche patologie gravi. Ma la ricerca, in particolare facendo riferimento a una pubblicazione sul New England Journal of Medicine, ha fatto un ulteriore passo avanti: il caffè dovrebbe esser gustato per piacere, più che per prevenzione.
Si tratta di un’affermazione precisa, basata su evidenze scientifiche, che coincide, per esempio, con quanto ha sempre sostenuto il campione di caffetteria, oggi imprenditore di successo, Francesco Sanapo: «Bevo il caffè perché è un piacere, non perché è una medicina».
Caffè: non una cura, ma una coccola
Il lavoro di ricerca ha raccolto diverse prove da numerosi studi effettuati sulla bevanda e la caffeina: “L’impatto del consumo di caffè sulla salute è rilevante solo nel momento in cui si abbina ad altri fattori della dieta ai quali molte persone nel mondo sono esposte” così si è espresso Rob van Dam, l’autore principale della pubblicazione.
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