TRIESTE – Il ciclo pittorico dell’artista Franco Castelli dedicato alle Caffettiere Giganti si incontra con le Caffettiere vere e proprie del collezionista Lucio Del Piccolo. Da questo dialogo e confronto nasce un percorso a tappe all’interno del Caffè San Marco, dove caffè e caffettiere ci parleranno di loro attraverso dimostrazioni pratiche di diverse modalità di fare un caffè con le caffettiere più strane, contributi letterari, musicali e psicologici relativi ai pensieri del caffè e delle caffettiere, nell’idea che questi oggetti vivano una vita propria con le loro fantasie, pensieri, relazioni e ricordi.
Caffettiere: un incontro tra collezionisti
Il rito del caffè appartiene alla dimensione quotidiana collettiva. Il prepararsi il caffè è uno scandire i tempi della giornata con i loro diversi significati. Il caffè del risveglio aiuta ad iniziare la giornata, quello di mezza mattina viene utilizzato per prendersi una pausa. Il caffè dopo pranzo sancisce che si è finito di mangiare e bisogna riprendere le attività. Quello del pomeriggio, consumato al “Caffè”, diventa occasione di incontro.
Per chi lo beve, il caffè della sera chiude la cena e la giornata. La caffettiera nelle sue infinite versioni e modalità individuali di preparazione, diventa con la sua strana forma, oggetto simbolo di tale rito. Oggetto che svolge la sua funzione alchemica di far uscire dalla combinazione di alcuni elementi (i chicchi macinati, l’acqua e il fuoco) una sostanza nuova, liquida e densa, il caffè. Nelle diverse modalità di preparazione della caffettiera: quanta acqua e quanto caffè mettere, pressato o no, stringendo più o meno forte per chiuderla, a fuoco lento o vivace, ci sono i nostri modi di essere.
In questo lavoro l’oggetto caffettiera appare con diverse forme, dimensioni e colori, quasi a rappresentare le nostre diverse modalità di essere al mondo. Con qualcosa di simile che ci lega: il caffè contenuto, e qualcosa di diverso che ci differenzia: la caffettiera con le sue diverse forme, dimensioni e colori. Un collezionista di caffettiere, Lucio Del Piccolo, ed un artista, Franco Castelli, che nel suo lavoro si interessa del significato degli oggetti dedicando un ciclo pittorico alle Caffettiere Giganti, si confrontano in un percorso esplorativo sul caffè e le caffettiere cercando un dialogo tra l’oggetto caffettiera e la sua rappresentazione pittorica.
La scelta di pensare la mostra all’interno del Caffè San Marco di Trieste nasce dall’idea di Trieste come città elettiva del caffè e dal caffè San Marco, come caffè storico della città ricco di reminiscenze letterarie. Il percorso della mostra performance prevede alcune tappe collocate all’interno dello spazio del Caffè San Marco, nelle quali si affronterà la tematica del caffè e delle caffettiere, sia con dimostrazioni pratiche di diverse modalità di fare un caffè con le caffettiere più strane e originali nelle loro forme e diversi funzionamenti, sia utilizzando contributi letterari, musicali e psicologici relativi ai pensieri del caffè e delle caffettiere, nell’idea che questi oggetti vivano una vita propria con le loro fantasie, pensieri, relazioni e ricordi.
Caffè San Marco Via Battisti 18
Trieste Chi è Franco Castelli Artista contemporaneo, nato a Venezia, ha esposto in Italia e all’estero in mostre personali e collettive, coltivando parallelamente interessi per altre forme artistiche, quali letteratura, poesia, musica. Nel suo percorso di formazione ha seguito un cammino personale, distante dalle contaminazioni del mondo accademico e dell’istituzioni dell’arte, che gli ha consentito di acquisire nel tempo un linguaggio proprio, non identificabile in scuole o maestri.
Si interessa nel suo lavoro della rappresentazione di oggetti. Oggetti di casa, familiari, lampade, armadi, sedie, ultimamente caffettiere, oggetti che diventano depositari silenziosi nel tempo delle storie, delle memorie della casa in cui abitano. Nel progredire del lavoro gli oggetti diventano sempre più essenziali.
I volumi si appiattiscono, le forme vengono come tagliate a rappresentare frammenti, oggetti parziali, lasciando allo spettatore il compito di proiettarvi da parte mancante, come finisce l’oggetto. Oggetti che diventano forme geometriche, colori, che a seconda della disposizione nello spazio, creano fra loro relazioni, contrasti, tensioni. Tra spettatore e immagine rappresentata viene a crearsi una specie di ponte-legame tra due sponde, dove oggetti interni significativi vengono toccati come da pennellate e riaffiorano alla coscienza, alla memoria, riconosciuti, conosciuti nuovamente. Tel. 340 32625451 francocastelli@libero.it http://francocastelli.blogspot.com/
Chi è Lucio del Piccolo
Collezionista di caffettiere e di macchine per caffè casalinghe, nato a Trieste, è da qualche anno il riferimento italiano per gli appassionati del settore. Dopo un breve periodo di semplice accumulazione di questi oggetti di uso quotidiano, inizia ad appassionarsi alla Storia di essi, ai produttori, alla tecnologia, ai brevetti ed al restauro. Nel 2008 decide di divulgare un blog in internet sull’argomento; in quattro anni pubblica più di 500 articoli avvicinandosi ai 150 mila contatti.
Nel 2009 inizia una collaborazione con Mauro Carli ed Enrico Maltoni per la stesura di un volume rivoluzionario che riguarderà tutto l’universo delle caffettiere: in oltre 700 pagine saranno presentate le macchine dei maggiori collezionisti mondiali. Il libro sarà pubblicato nel 2013. Partecipa nel 2011 ad una trasmissione a carattere nazionale, ed espone nello stesso anno la sua prima mostra presso la manifestazione Trieste Antiqua. Parallelamente si dedica alla scoperta del caffè; dalle sue origini, alla tostatura, al suo assaggio “semiprofessionale”, frequentando alcuni corsi dedicati. La Collezione Del Piccolo consta attualmente di oltre 400 pezzi provenienti da ogni parte del mondo. Tel. 3280960478 lvxtrieste@gmail.com ; http://caffettiere.blogspot.it/