MILANO – Il 1970 è stato brillante nella storia della produzione di caffè commerciale in Angola. A causa del clima favorevole, era prossima a 300.000 tonnellate/anno. Quindi, la maggior parte sarebbe andata al di là del confine, con priorità per la Germania, al tempo il suo mercato principale.
Angola e caffè: un rapporto produttivo antico
In breve tempo, il caffè diventerà era una delle ricchezze del Paese, all’epoca del colonialismo. Collocandolo al terzo posto nella lista dei principali produttori mondiali. Il che, favoriva il progresso di alcune città, come ad esempio Ganda. In provincia di Benguela.
Oggi, questo tipo di cultura non è più un eldorado
Perché ventisette anni di guerra civile, dopo l’indipendenza, hanno fatto entrare in declino la produzione di caffè arabica e robusta. Oggigiorno, per esempio, si stima che il raccolto in tutto il Paese non sia superiore a 12 mila tonnellate/anno, paradossalmente.
È a partire dal 1956 che Tedeschi, Portoghesi e Angolani si sono associati nella produzione di caffè arabica. Ciò avrebbe cominciato a diminuire già dopo l’indipendenza dell’Angola.
Il livello dopo il 1975
Centocinquantamila tonnellate delle scorte nei magazzini, in partenza per l’Europa, a partire dal 1975. Tuttavia, nessuno esportava, a causa dell’instabilità politica e militare allora prevalente.
In una retrospettiva storica del caffè nella Ganda, notiamo che, in quel momento, c’erano, per esempio, 125 aziende agricole nella coltivazione della bacca rossa. Compresi gli impianti di sbucciatura e torrefazione.
Oggi non ci sono fabbriche e solo 15 aziende agricole
Alla ricerca, anche se lentamente, di inserire il caffè sulle tracce della diversificazione dell’economia.
Oltre a Benguela, nella regione centrale e meridionale (dominata dal caffè arabica – rosso catuai / nuovo catuai), la coltivazione è praticata anche nelle province di Kwanza Sul, Huambo, Bié e Huila. Nel Nord, predomina il caffè robusta. Nelle regioni di Uíge, Bengo, Malanje e Kwanza Norte.
La Fazenda Duma
E’ in prima linea nella produzione del caffè. Ora è responsabile per un raccolto di poco più di duemila chili in un perimetro di 10 ettari sfruttati, dei 1.500 disponibili.
Cento e 61 mila e 58 è il numero di piantine di produzione di caffè. Distribuite lo scorso febbraio agli agricoltori e famiglie contadine nei comuni di Chicuma, Casseque, Babaera e Ebanga; dal Programma provinciale per lo sviluppo della cultivazione di caffè arabica, a corto, medio e lungo termine, nel comune di Ganda, pesantemente montagnosa.
Cinquecento ettari di terreni
Questi sono, per ora, la riserva esclusiva per la produzione di caffè in quel distretto. Ma solo quaranta sono sfruttati e contribuiscono ogni anno, con più di duemila chilogrammi di bacche di caffè (con buccia).
In cima ai progetti del Fondo di Sviluppo del Caffè ci sono già quattro agricoltori della Ganda. Si corre contro il tempo per acquisire trattori, motopompe e fertilizzanti. Per il solo scopo di dare un altro impulso alla produzione di caffè.