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mercoledì 26 Marzo 2025
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Caffè: non sentirne l’odore potrebbe essere un sintomo dell’Alzheimer

Se la difficoltà nel sentire certi odori persiste senza una causa evidente, sarebbe meglio parlarne con un medico. Potrebbe trattarsi di un piccolo segnale di un problema più grande

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Non sentire l’odore del caffè potrebbe rappresentare un campanello d’allarme per la salute.  Gli esperti hanno scoperto che la perdita dell’olfatto è spesso collegata al declino cognitivo. Uno studio condotto presso la Columbia University ha dimostrato che combinare un semplice test dell’olfatto con esercizi di memoria può aiutare a prevedere il declino cognitivo con maggiore precisione.

Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione L’insolenza di R2-D2.

Il legame tra il caffè e l’olfatto

MILANO – Il caffè è più di una semplice bevanda: per molti è un rituale quotidiano, un piacere irrinunciabile che dà il via alla giornata. E il suo profumo inconfondibile è parte dell’esperienza, tanto che spesso basta sentirlo nell’aria per farci venire voglia di una tazzina.

Ma cosa succederebbe se, da un giorno all’altro, quel profumo sparisse? Potrebbe sembrare un dettaglio da poco, ma in realtà potrebbe essere un segnale da non sottovalutare.

L’olfatto è un senso potente, legato ai ricordi e alle emozioni. Ci permette di riconoscere odori familiari, di apprezzare il cibo e persino di individuare pericoli. Eppure, spesso lo diamo per scontato. Perdere la capacità di percepire certi odori, come quello del caffè, potrebbe essere un piccolo campanello d’allarme, un sintomo iniziale di qualcosa di più serio.

Il problema è che questo sintomo viene spesso ignorato. Magari si pensa che sia colpa di un raffreddore o dell’età che avanza. In realtà, se la difficoltà nel sentire certi odori persiste senza una causa evidente, sarebbe meglio parlarne con un medico. Potrebbe trattarsi di un piccolo segnale di un problema più grande.

Gli esperti hanno scoperto che la perdita dell’olfatto è spesso collegata al declino cognitivo. Per questo motivo, negli ultimi anni sono stati sviluppati test olfattivi che aiutano a individuare precocemente l’Alzheimer e altre forme di demenza. In questi test viene chiesto di riconoscere odori comuni, come cuoio, rosa, limone o fumo. Chi ottiene punteggi bassi ha un rischio maggiore di sviluppare problemi neurologici nel tempo.

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