ZURIGO, Svizzera – Molte persone hanno bisogno del caffè come stimolante quotidiano e non ne possono fare a meno. Il motivo principale? La caffeina non solo tiene svegli, ma aumenta anche i livelli di serotonina e quindi migliora l’umore.
Definire il caffè come una droga sarebbe però sbagliato. Finora i ricercatori non hanno trovato alcuna prova del fatto che provochi dipendenza nelle aree cerebrali corrispondenti.
Caffè, vittima di molti pregiudizi
Eppure sono molte le persone che hanno sensi di colpa quando consumano questa bevanda. Hanno paura di danneggiare la loro salute.
Il caffè è accusato, tra le altre cose, di essere deleterio per lo stomaco. Di disidratare il corpo, di far aumentare la pressione sanguigna e di renderci nervosi. Ma è vero?
Il caffè non fa male allo stomaco
L’effetto sulla salute probabilmente dipende soprattutto dalla quantità consumata. Gli ultimi risultati delle ricerche ci sorprendono. Affermano che il caffè, in quantità moderate, non causa problemi al cuore o allo stomaco.
Effettivamente la pressione sanguigna aumenta dopo il consumo di caffè, ma solo per breve tempo. Il timore dell’effetto «disidratante» del caffè è infondato: bevendolo, si introducono liquidi nel corpo.
Benefici
La caffeina ha anche effetti positivi, per esempio sulla muscolatura dei bronchi polmonari. In questo caso, al pari di un farmaco per l’asma, porta a un rilassamento e a un’espansione del tessuto dei polmoni.
Favorisce anche il rilascio degli ormoni biliari e stimola la digestione dei grassi. Inoltre, questo stimolante dal colore scuro fornisce numerose sostanze bioattive e vitamine del gruppo B importanti per i nervi.
Una questione di dosi
Resta solo la domanda cruciale: qual è la quantità da non superare? I ricercatori dicono dalle quattro alle cinque tazzine al giorno, per una quantità di caffeina pari a circa 300 milligrammi.
Se si supera 1 grammo di caffeina possono presentarsi sintomi da intossicazione. Ad esempio insonnia, irrequietezza, problemi legati all’udito e alla vista, palpitazioni cardiache e aritmie.
Una dose di circa dieci grammi di caffeina risulta mortale per un adulto, ma si tratterebbe di bere centinaia di espresso.
Marianne Botta Diener