MILANO – Siamo così abituati a usarlo in modo spontaneo e automatico, che non ci rendiamo conto di quanto l’olfatto guidi le nostre scelte e condizioni la nostra vita. Uno dei passaggi più famosi de ‘À la recherche du temps perdu’ di Marcel Proust è quello in cui il protagonista, assaggiando un dolce, ricorda l’infanzia passata dalla zia malata a Combray.
Gli aromi – spiega Romina De Donato sull’Almanacco della Scienza del CNR – innescano ricordi o desideri che influenzano in modo subliminale gli esseri umani: un odore è capace di emozionarci, ricordandoci una persona o una situazione precisa.
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