PIACENZA – Musetti, azienda storica nel settore del caffè, ha annunciato l’implementazione della tecnologia blockchain per garantire la tracciabilità e la trasparenza nel processo produttivo. Grazie a questa innovazione, i consumatori potranno partecipare attivamente alla realtà quotidiana di una torrefazione, scoprendo tutti i dettagli sul caffè che stanno gustando.
Caffè Musetti annuncia l’utilizzo della blockchain
Da dove arriva il caffè che compone la miscela che sto gustando? Quali sono le note distintive di questa bevanda e come si sviluppano? Come avvengono la scelta delle componenti, la tostatura dei chicchi, la valutazione della qualità?
Immaginate che la semplice scansione di un QRcode con il vostro smartphone basti a rispondere a queste domande.
Il presidente Guido Musetti ha sottolineato l’importanza di offrire trasparenza ai consumatori, coinvolgendoli lungo l’intero processo produttivo, dalla selezione del caffè verde fino al prodotto finito, attraverso l’impiego della tecnologia blockchain.
Musetti afferma: “Oggi i consumatori sono più informati e sensibili, specialmente quando si tratta di prodotti che vengono coltivati non in Italia. Avendo esperienza sia nel mondo del vino, sia in quello del caffè, mi rendo conto di come la prima filiera italiana sia totalmente trasparente, mentre la seconda ci risulta spesso oscura”.
Musetti continua: “In Musetti abbiamo deciso di sfruttare le potenzialità della tecnologia blockchain per cercare di portare chiarezza rispetto al lavoro che eseguiamo in azienda ogni giorno. Grazie al nostro impegno e ad una proficua collaborazione con i fornitori, siamo riusciti a condividere con i nostri clienti informazioni e documenti che solitamente sono solo patrimonio dell’azienda. Vi invitiamo a seguirci in questa esperienza: venite a conoscere la realtà della nostra azienda, grazie alla tecnologia blockchain.”
Per saperne di più basta cliccare qui.
Questa soluzione tecnologica, che combina una produzione tradizionale -quella del caffè tostato- con l’innovazione digitale, è stata sviluppata in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, grazie al lavoro di Sara Triachini, dottoranda Agrisystem e del Professore Ettore Capri, Ordinario di chimica agraria.
La piattaforma blockchain, realizzata nell’ambito del progetto TrackIT dell’Agenzia Ice (Agenzia per la promozione all’estero e internazionalizzazione delle imprese italiane), è opera del Service Provider EZ Lab (Padova).
La blockchain ti porta all’interno della torrefazione Musetti
Attraverso l’impiego della blockchain, Musetti è in grado di tracciare tutte le fasi di produzione delle cialde Gentile da 18 pezzi, garantendo che le informazioni non possano essere modificate o manipolate nel tempo.
L’azienda ha deciso di documentare in modo trasparente il proprio lavoro, mettendo a disposizione del consumatore tutte le informazioni di cui dispone. Pertanto, anziché creare nuove ricette o stabilire accordi specifici con i fornitori di caffè verde, Musetti ha pubblicato documenti che attestano la qualità del caffè acquistato, l’origine dei chicchi e il lungo trasporto in nave.
La blockchain è essenziale anche per dimostrare l’attento processo di selezione e validazione dei caffè da parte del team di assaggio, che utilizza numerosi descrittori per fare sì che gli standard siano sempre rispettati.
Fa seguito la tostatura, una sapiente cottura lenta in cui tempo e temperatura fanno sviluppare reazioni chimico-fisiche che generano la friabilità e il bouquet aromatico tipici dei chicchi tostati.
Queste fasi permettono di offrire un profilo organolettico costante, per ritrovare sempre lo stesso gusto della miscela preferita dal consumatore, tazzina dopo tazzina.
La tecnologia blockchain mette un sigillo sui documenti che attestano tutti i passaggi descritti, rendendoli immutabili. Tracciabilità e trasparenza diventano garanzia di sicurezza del prodotto e di assenza di contraffazione: le informazioni dichiarate devono necessariamente corrispondere alla realtà.
Ma cosa si intende con “tecnologia blockchain”?
Caricare dati e documenti su blockchain significa memorizzarli in una “catena di blocchi”. Ogni informazione è salvata in forma crittografata ed è associata alla data e all’ora in cui una determinata operazione, denominata “transazione”, è stata eseguita.
Questo registro digitale non è un classico database, poiché non esiste un’entità centrale che lo controlla, bensì un sistema distribuito in una rete di pari, in cui ognuno possiede una copia di tutti i dati. Per questa ragione, affinché una transazione sia notarizzata in blockchain e resa immutabile, tutti i pari devono approvarne l’affidabilità.