lunedì 23 Dicembre 2024
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Caffè Motta non molla nonostante l’affitto annuo di 607.649,16 euro

Lo storico bar tornerà in Galleria a Milano ma dietro insegne e rinnovo locali già affittati c’è Autogrill e nella vetrina d’Italia si svilirà un brand con il basso di gamma

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MILANO – Continua la cavalcata dei grandi marchi storici in una delle più importanti vetrine dell’Italia sul mondo, non soltanto quello dei turisti ma del business e dei ricchi/e russi/e e arabi/e. Così dopo Savini, il primo hotel d’Italia a 7 stelle, e molto d’altro, in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano tornerà lo storico marchio Motta. Ma non sarà di sicuro un rilancio all’altezza della grandissima tradizione Motta o Alemagna perché dietro l’operazione c’è Autogrill con la sua caffetteria/ristorazione basso di gamma.

Motta, il retroscena del bar storico

La Giunta comunale del sindaco Giuliano Pisapia ha approvato una delibera che rinnova la convenzione con Autogrill e autorizza lavori di riqualificazione e ristrutturazione degli spazi che verranno destinati ad attività di bar e ristorazione tradizionale con le insegne Motta. L’idea è quella di riproporre in chiave moderna, come già avvenuto all’interno della Stazione Centrale, al formula dello storico Bar Motta nato nel 1925 nella galleria dell’Unione (allora galleria Carlo Alberto).

I lavori inizieranno all’inizio del 2013 e dureranno 24 mesi

Al piano sotterraneo rimarrà la libreria Feltrinelli. I piani alti saranno ancora destinati alla ristorazione, con marchi ‘Ciaò e ‘Foodissimo, e verrà realizzato un percorso di accesso e collegamento alla Terrazza Aperol. Autogrill è attualmente intestataria di tre convenzioni della durata di 18 anni per vari spazi situati nel complesso della Galleria (scadenza dicembre 2016). Oltre alla somministrazione di alimenti e bevande, alcuni locali sono adibiti alla vendita di libri e prodotti multimediali (Feltrinelli) e di abbigliamento (Massimo Dutti) mediante cessioni di ramo d`azienda.

Il canone annuo attualmente corrisposto, per tutte le convenzioni, ammonta ad euro 607.649,16

Con il rinnovo della concessione (che quindi scadrà a dicembre 2030) partirà da subito l`adeguamento del canone ai valori di mercato, secondo le stime che verranno fornite dall`Agenzia del Territorio. «Il ritorno di un marchio storico per la città – scrive in una nota l’assessore al Demanio Lucia Castellano – esprime bene il senso del percorso di valorizzazione della Galleria che stiamo portando avanti grazie all`impegno dei nostri uffici e a un positivo dialogo con i privati. I progetti cui stiamo dando input tutelano infatti il pregio e l’ attrattività del salotto di Milano. Dopo il bando Prada e il rinnovo della convenzione con Louis Vuitton, consentiremo l`avvio di nuovi lavori di restyling che, in vista di Expo 2015, consegneranno alla città spazi rinnovati e fruibili».

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