BELLUNO – Lo storico Gran Caffè Manin nella Piazza dei Martiri di Belluno che ha rappresentato un punto di riferimento negli anni, vede la fine del suo tempo: Segafredo Zanetti, società appartenente al Massimo Zanetti Beverage Group, ha messo in vendita la licenza del locale, mettendo un punto ad una vicenda che da tempo ormai era stata caratterizzata da diversi alti e bassi.
Riaperto dopo un anno di chiusura tra l’arrivo del Covid e cambi di gestione, aveva subito un prolungato periodo di restauro che si era concluso con un rinnovo strutturale.
Non è bastato: già dopo qualche mese il Caffè Manin aveva abbassato le serrande sotto la gestione dell’imprenditore Hicham che aveva cercato di risollevarne le sorti occupandosi in prima linea della sua ricostruzione all’insegna della tradizione.
Qualcosa era andato storto, al punto che il bar pasticceria aveva chiuso i battenti, lasciando anche i dehors in disuso così da suscitare anche il malcontento dei bellunesi di passaggio.
Caffè Manin: aperto nel 1866, il salotto bellunese in vendita
Nel 1842 quando ancora si chiamava Caffè Scopici, veniva definito sula rivista veneziana Il Gondoliere come il Pedrocchi di Belluno, ed è solo nel 1866 che cambia nome in Il Nazionale per trasformarsi una volta e per tutte nel rinomato Caffè Manin in omaggio al patriota Daniele Manin.
Dopo aver servito il caffè a diverse generazioni di bellunesi, l’attività della titolare Segafredo Zanetti non ha retto all’ennesima crisi. Dopo che tre imprenditori si erano mostrati interessati a prenderlo in mano, tutto è sfumato nel nulla e così la decisione di cedere la licenza.
Ora non resta che continuare a seguire i prossimi sviluppi che vedranno ancora protagonista un’insegna storica della città.