MILANO -Il caffè al ristorante è da sempre un problema di cui pochi si interessano veramente, guide delle stelle comprese. Intendiamoci: l’espresso lo si trova in qualsiasi menù ma, uno che sia buono, è piuttosto raro da trovare. Comunicaffè si è già occupata più volte per sensibilizzare i ristoratori verso una chiusura pasto che valorizzasse l’espresso italiano.
Tra i tanti interventi, ricordiamo anche quello fatto da Francesco Sanapo, da sempre promotore di formazione e consapevolezza tra gli operatori e i consumatori.
Vediamo che cosa ha scritto in proposito Italia a tavola.
L’espresso italiano: passa anche dalla ristorazione
E’ assurdo che, ancora oggi, in un momento in cui il successo di un locale passa da elementi che fanno la differenza, l’espresso non sia preso sul serio in troppi ristoranti.
Eppure, si tratta di una risorsa di cui tutti dispongono ma che pochi, per ora, valorizzano. Tutti lo preparano, tutti lo servono; tutti sono obbligati a inserirlo nel menu a prescindere dal tipo di cucina offerta. Tuttavia, il potenziale di una bevanda straordinaria come il caffè continua ad essere sfruttato e valorizzato pochissimo.
Espresso italiano, dato ormai per scontato
L’averlo reso da secoli un’abitudine o un rito di fine pasto, forse, ci ha portati a considerare il caffè come un cestino di pane, un tovagliolo o un coltello.
Insomma, qualcosa che è bene che ci sia, ma sulle cui qualità e caratteristiche si può anche sorvolare. Dato che non sarà mai importante e determinante come un primo, un secondo o un calice di vino.
Se l’espresso è buono, il ristorante decolla
Chi oggi dedica tempo, passione e risorse alla ricerca di un caffè espresso di qualità e dei giusti metodi per prepararlo e servirlo “a regola d’arte” può rendersi conto in breve tempo, di avere sempre avuto davanti agli occhi la soluzione più efficace per ridare slancio e popolarità al proprio locale.
E’ necessario rompere il circolo vizioso delle sponsorizzazioni dei grandi marchi industriali
Questo può portare alla scoperta di un tipo di “oro nero” non inquinante e altamente benefico per il corpo e la mente. Poter tracciare un caffè è indispensabile per conoscerne la storia e le peculiarità che lo rendono perfettamente abbinabile a determinati menu e piatti.
Illustrare a un cliente le differenze organolettiche di alcune monorigini
Un’operazione che consente di compiacere i gusti e il palato di un numero maggiore di persone. Trasformando così un gesto distratto, in un’importante degustazione che completa una cena impeccabile.
Servire un caffè di pura Arabica estratto alla perfezione, con una crema densa e ricca di aromi resa possibile dalla qualità della miscela e della macchina utilizzata, può fidelizzare un cliente al pari della bontà di un piatto o del servizio offerto.
Saper consigliare un caffè diverso, spiegando al cliente tutto ciò che lo rende prezioso e particolarmente pregiato, denota una cura che non possono non essere notate.
In breve tempo, premiate con quell’entusiasmo e quel passaparola che separano le eccellenze dalle attività mediocri e dozzinali.