MILANO – Sabato 5 ottobre saranno svelati i nomi dei tre vincitori dell’edizione 2019.
Sono stati oltre trecento a partecipare alla 18° edizione di Caffè Letterario Moak, ma solo cinque accederanno alla finale.
Caffè Letterario Moak: chi vincerà quest’ultima edizione?
Ecco chi, secondo la giuria presieduta da Piero Dorfles – composta da Nadia Terranova (scrittrice e giornalista de Il Sole 24 ore), Antonio Pascale (giornalista e scrittore), il libraio Aldo Addis (direttore Scuola Librai Italiani).
La giornalista delle pagine di cultura de L’Espresso Sabina Minardi – ha scritto i migliori racconti sul caffè
Davide Lugli – Caffè matto. Nato a Carpi nel 1988, è cresciuto in un paesino della Bassa pianura emiliana, per poi trasferirsi a Modena, dove oggi vive e lavora. Appassionato di gialli e thriller, decide di dedicarsi alla scrittura nel tempo libero. Nel 2018 si è classificato terzo al concorso per romanzi inediti di GialloLuna NeroNotte. Con “Una mente superiore“, che uscirà per Clown Bianco Edizioni all’inizio del 2020.
Per il Caffè Letterario Moak: Vanes Ferlini – El Golosito
Dopo gli studi tecnici, inizia ad interessarsi di letteratura e scienze umane, soprattutto di psicologia. Ricevendo significativi riconoscimenti in premi letterari nazionali per opere edite ed inedite. Tra le pubblicazioni più recenti il romanzo la silloge poetica “Peccati capitali” (2018), il romanzo per ragazzi “Il pesce d’oro” e il romanzo storico “Terr’amara”; nel 2019 pubblica il romanzo per ragazzi “Frank alla ricerca della fantasia perduta” (Medusa Editrice).
Nicola Miletti – Il censore
Nato a Napoli nel 1958 dopo la maturità classica frequenta il Corso di Laurea in Lettere Moderne. Partecipa negli anni a molti corsi e seminari di dizione, recitazione e di scrittura teatrale. Numerosi anche gli spettacoli teatrali cui ha partecipato in qualità di attore o di aiuto regista (“Uscita d’emergenza” di Manlio Santanelli, 2000) e cinematografici. (“Il conte di Montecristo” con Gerard Depardieu, 1997).
Marco Pulejo – La casa americana
Nato a Carrara nel 1973 e cresciuto a Massa, vive a Pisa con la moglie Maria Franca e la figlia Sara. Di origini meridionali, ha studiato ingegneria e da quindici anni lavora in un industria meccanica. Si è avvicinato alla scrittura nel 2008. Quando ha frequentato i corsi di scrittura creativa di Alessandro Scarpellini, poeta e scrittore pisano. Ha partecipato a diverse edizioni di Caffè Letterario Moak. Ha scritto tre romanzi e numerosi racconti.
Danila Conte – Spiare
Nata a Napoli, 35 anni, psicologa, divora libri sin da bambina. Un amore che unisce a quello della scrittura a soli cinque anni. Scrive per passione ed è mamma di una bambina di 10 anni. E’ inoltre appassionata di teatro e di immersioni subacquee. “Il mio amore per il teatro e per le immersioni –. Così dice – hanno un aspetto in comune: la mia fortissima necessità di nuotare nella vita per andare a scoprire cosa si nasconde in profondità”.
La serata di Premiazione dei vincitori di Caffè Letterario Moak e Fuori Fuoco – i due concorsi promossi dall’azienda– si svolgerà a Modica sabato 5 ottobre alle ore 19. Presso la sede della torrefazione in viale delle Industrie. Alla conduzione Betty Senatore (Radio Capital).
Caffè Letterario Moak nasce nel 2000
Quando Annalisa Spadola lanciò la prima edizione incoraggiando giovani autori a scrivere un racconto sul caffè. Nacque quasi come scommessa, senza pretesa alcuna. Se non quella di promuovere arte e cultura. Ma la passione era talmente forte da diventare linfa del progetto.Che in pochi anni raggiunse stima e autorevolezza nel panorama nazionale dei concorsi letterari.
Ne sono la prova le numerose giurie che si sono alternate negli anni, composte da nomi illustri del giornalismo e della letteratura italiana. In tutte le edizioni Moak non nobilita il caffè solo attraverso la pubblicazione delle antologie I Racconti sul caffè. Ma anche omaggiando uno scrittore famoso, perché resti nella memoria.
L’edizione 2019 rende omaggio a Samuel Beckett. Lo scrittore irlandese del quale quest’anno si celebrano i trent’anni dalla morte.