La sostenibilità gioca un ruolo sempre più importante e costante nell’industria del caffè. Gli attori coinvolti sono principalmente tre: le aziende agricole e quelle di trasformazione a monte, i torrefattori e, infine, il consumatore. Si tratta di un mercato che negli ultimi 30 anni ha registrato una crescita continua.
Leggiamo di seguito parte del post di Beatriz Mesas, co-fondatrice di INCAPTO, la startup dello specialty sostenibile, ripreso da Econopoly.
Il ruolo della sostenibilità nel caffè
MILANO – La tutela della sostenibilità è ormai per le imprese un fattore critico di successo, determinante per intercettare e rispondere alle richieste di un consumatore sempre più attento, consapevole ed esigente e per sancire la competitività aziendale. Ciò si riscontra, in Italia e nel mondo, anche nel Food and Beverage.
Una recente indagine, somministrata a oltre 600 professionisti del settore, ha rivelato come il 100% dei rispondenti interni alla funzione marketing abbia evidenziato un cambiamento sostanziale nel comportamento dei consumatori: mossi da un maggiore desiderio di acquisto di prodotti sostenibili, sensibili alle tematiche ambientali, all’equità e alle questioni sociali, questi ricercano beni e servizi che rispecchiano tali valori e per i quali giustificano anche una spesa più ingente.
Inoltre, il 76% degli intervistati crede fortemente nel progetto di sostenibilità della propria azienda e nella capacità di soddisfare gli impegni ambientali entro il 2030
Nella transizione alla sostenibilità, poi, emergono alcune priorità. Per il 67% dei manager in Italia e per il 62% a livello globale, al cuore di un percorso di transizione sostenibile vi è proprio l’attenzione al packaging: questa dimensione è subito seguita dall’urgenza di ridurre gli sprechi alimentari e la quantità di rifiuti generati (57% mondo e 53% in Italia). Infine, ripensare in chiave green i prodotti aziendali venduti è prioritario per il 24% dei rispondenti in Italia e per il 19% a livello globale.
Analizzando l’industria del caffè, gli attori coinvolti sono essenzialmente tre: le aziende agricole e quelle di trasformazione a monte, i torrefattori e, infine, il consumatore. Si tratta di un mercato che negli ultimi 30 anni ha registrato una crescita costante: seppure questo sia un dato positivo, la produzione di caffè svolge un ruolo particolarmente negativo in termini di inquinamento ambientale, essendo responsabile di un’ingente emissione di gas serra a seconda di come lo stesso caffè viene coltivato.
Per leggere la notizia completa basta cliccare qui.