MILANO – Che effetto avrà il cambiamento climatico, l’aumento delle temperature, non solo sulla produzione di caffè, ma persino sul suo gusto finale? A quanto pare non influenzerebbe positivamente la bevanda, rendendola addirittura insipida al palato. Leggiamo di questa ulteriore minaccia del clima, dalla firma di Valentina Di Paola su agi.it.
Insipido: il caffè del futuro potrebbe esserlo
L’aumento delle temperature potrebbe portare a diverse varietà di caffè dal gusto insipido. Pubblicata sulla rivista Scientific Reports, questa ipotesi è stata formulata dagli scienziati dell’Istituto di Potsdam per la ricerca sull’impatto climatico (PIK), che hanno realizzato delle simulazioni computerizzate per valutare gli impatti dei fattori climatici sulle aree di coltivazione di caffè in Etiopia, uno dei principali esportatori della sostanza al mondo.
Il team ha scoperto che i cambiamenti di temperatura, le variazioni nelle precipitazioni e la variabilità nella durata delle stagioni potrebbero rendere più insipido il chicco di caffè delle varietà più pregiate. Gli scienziati hanno modellato 19 fattori in grado di influenzare il sapore della pianta e, di conseguenza, della bevanda, le cui varietà più ricercate potrebbero diventare sempre più care.
Con l’aumento delle temperature e a seguito delle precipitazioni più scarse, ad esempio, i chicchi di alcune specie potrebbero maturare troppo presto, mentre le varietà più esclusive diverranno sempre più rare e costose.
Dicono gli scienziati
“Il cambiamento climatico provoca impatti contrastanti sulla produzione di caffè in Etiopia – osserva Abel Chemura del PIK – i coltivatori tenderanno a creare aree più ampie destinate alle specialità ordinarie e zone più ristrette per le varietà d’élite. Le zone adatte alla coltivazione di caffè potrebbero aumentare gradualmente fino alla fine del secolo, ma le zone adatte ai caffè speciali apprezzati per le loro note floreali, fruttate e speziate potrebbero diminuire”.
“Si tratta di un problema che non riguarda solo gli amanti della bevanda – osserva l’autore – ma anche dal punto di vista della creazione di valore agricolo locale”. L’aumento delle precipitazioni, d’altra parte, favorisce la produzione di caffè in generale, ma potrebbe non essere necessariamente vantaggioso per le varietà particolari.
I ricercatori prevedono una riduzione del 80 per cento nei terreni adatti alla coltivazione di specie pregiate, con alcuni tipi colpiti più duramente di altri. La varietà Yirgacheffe, tipica del sud-ovest dell’Etiopia, potrebbe perdere più del 40 per cento delle zone adeguate entro la fine del XXI secolo.
“Se una o più regioni del caffè perdono il loro status a causa dei cambiamenti climatici – commenta Christoph Gornott, collega e coautore di Chemura – gli agricoltori della regione potrebbero subire conseguenze gravi. Per l’Etiopia, in cui il commercio di caffè rappresenta circa un terzo di tutte le esportazioni agricole, questo potrebbe essere fatale”.
“Il nostro studio – conclude – evidenzia l’importanza della pianificazione e delle risposte di adattamento localizzate. Abbiamo dimostrato come il cambiamento climatico possa provocare effetti molto concreti sulla disponibilità e sul gusto di una delle bevande più comuni al mondo, e sulle opportunità economiche nelle comunità locali dell’emisfero australe”.