MILANO – Un monsone atipico e i forti attacchi di parassiti e malattie hanno riscosso il loro tributo portando a parziali correzioni al ribasso nella più recente stima (post-monsone) del Coffee Board of India relativa al 2012/13.
Caffè indiano: la produzione è calcolata ora in 315.500 tonn (5.250.000 sacchi)
Contro le325.300 tonn ipotizzate dalla stima post-fioritura, con un ridimensionamento pari al 3% circa. Il nuovo dato rimane lievemente superiore (+0,48%) a quello del raccolto 2011/12 stimato in 314.000 tonn.
Rispetto alla stima precedente, le previsioni risultano tagliate sia per gli arabica (-3,63%) che per i robusta (-2,72%)
Non cambia di molto, rispetto alla media storica degli ultimi anni, la ripartizionetra le due tipologie. La produzione di arabica supera di poco le 100 mila tonn e costituisce il 32% circa del totale.
Il rimanente è dato dal raccolto di robusta, che si attesta a 215.275 tonn. Dal Karnataka invece, arriva il 72% della produzione.
Il raccolto del massimo stato caffeario indiano è stimato in 227.205 tonn
Di cui 78.705 (34,64%) di arabica e 148.500 di robusta. Quindi in leggera crescita (+2,81%) rispetto all’annata trascorsa.
Cala invece di 900 tonn la produzione del distretto di Chikmagalur, che infatti scende a 75.025 tonn (-1,20%). Migliorano invece i raccolti di Kodagu (+3,7%) e Hassan (+14%).
A incidere negativamente sui volumi prodotti in Chikmagalur, i danni arrecati alle colture dalle piogge
Che hanno provocato la caduta dei frutti, e la maggiore incidenza di alcune malattie crittogamiche nella zone dove maggiore è stata l’umidità. Nel Kerala lo sviluppo del raccolto è risultato normale e non ha risentito di particolare eccessi climatici.
La stima sulla produzione è stata comunque rivista al ribasso
E portata a 63.825 tonn (di cui 61.750 di robusta) contro le 68.100 tonn del 2011/12, in flessione del 6,28%. Il raccolto di robusta segna un calo del 6,72%, mentre quello di arabica cresce del 9,21%.
Nonostante una lieve revisione al rialzo della stima, la produzione del Tamil Nadu prevista per quest’anno rimane inferiore del 3,38% a quella dell’anno scorso. In conseguenza della minor produzione di robusta.
Il ridimensionamento più evidente (16,34%) rispetto alla stima post-fioritura riguarda le aree non tradizionali di Andhra Pradesh e Orissa
Dove le precipitazioni scarse, unite agli alti valori di temperature e alle ondate di caldo, hanno inciso negativamente sulla formazione dei frutti. La produzione, ora stimata di 6.525 tonn, risulta comunque lievemente superiore (+3,08%) a quella del 2011/12.
Nella regione di nord-est, la produzione risulta in lieve calo (una quindicina di tonn) rispetto a quella dell’anno scorso.
Di seguito il riepilogo delle stime
Secondo dati diffusi a inizio 2013, l’export indiano ha subito, nel corso dell’anno solare 2012, un calo del 9,35% a volume fermandosi a 310 mila tonn circa contro 342 mila tonn nel 2011.
Il valore espresso in dollari è sceso a 926,27 milioni, in flessione del 11,19%.
“Il declino dell’export è dovuto a una produzione di robusta inferiore alle previsioni e alla forte flessione delle esportazioni di arabica verificatasi, negli ultimi 3 anni, a causa del maggiore consumo interno. E a fronte di una produzione piatta” ha dichiarato il presidente della Karnataka Planters Association (Kpa) Nishant Gurjer.
Secondo le cifre del Coffee Board, le esportazioni di caffè verde risultano così ripartite
· arabica parchment = 44.384 tonn (contro 41.987 tonn nel 2011);
· arabica cherry = 13.745 tonn (12,075);
· robusta = 23.435 tonn (30.263);
· robusta cherry = 133.605 tonn (161.911).
L’export di solubile è stato di 95.490 tonn, in lieve flessione sull’anno precedente (96,435 tonn).
L’Italia si riconferma il massimo mercato di esportazione dell’India con 75.451,9 tonn (16.222,5 tonn di arabica e 59.229,4 tonn di robusta)
Seguono la Federazione Russa con 29.934,1 tonn (1.037,5 tonn di arabica e 28.896,6 tonn di robusta); la Germania con 25.317,1 tonn (8.090,6 tonn di arabica e 17.226,5 tonn di robusta); il Belgio con 19.616,8 tonn e la Sloveniacon 13.192,7 tonn.
Export in calo anche nel primo trimestre dell’annata caffearia 2012/13 (ottobre-dicembre 2012). I volumi venduti sui mercati internazionali sono risultati inferiori del 16,53% scendendo a 47.159 tonn contro le 56.499 dell’analogo periodo del 2011/12.