TORINO – Caffè e deca serviti in piazza per sensibilizzare i torinesi su un pezzo di made in Italy che se ne va: la mobilitazione dei dipendenti dello stabilimento Jde di Andezeno – dove si produce il caffè Hag e Splendid – è proseguita martedì 2 ottobre con un presidio davanti alla sede del Consiglio Regionale del Piemonte.
I lavoratori hanno piazzato un tavolino e una macchinetta di fronte a Palazzo Lascaris, offrendo e distribuendo a tutti i passanti caffè preparato con le confezioni di macinato dei due celebri marchi.
“Il significato dello sciopero è di berci insieme l’ultimo caffè italiano” dice Manuela Vendola della Uila. A conferma di questo concetto, è stato esibito lo striscione “Addio made in Italy”.
La settimana scorsa, la multinazionale olandese ha comunicato di punto in bianco la chiusura della fabbrica.
Una decisione improvvisa e inattesa
“Pochi giorni fa avevamo festeggiato i mille giorni senza infortuni, parliamo di un’azienda che fa utili, non potevamo immaginare una situazione del genere” ha dichiarato Denis Vayr di Cgil Flai.
“Lo stabilimento di Andezeno chiude – spiega Andrea Errico, delle Rsu del gruppo – dopo 60 anni di attività e lasciando a casa 57 dipendenti. E tutto questo pur avendo utili, con la sola scusa di trasferire tutto all’estero in altri stabilimenti europei dal gennaio 2019. Eppure qui sono nati prodotti come il Caffè Hag e Splendid, che in futuro non saranno più italiani”.
Il paradosso – conclude Errico – è che “il caffè Hag sarà prodotto all’estero ma venduto sul mercato italiano”.
Alle 13 i lavoratori hanno avuto un incontro con i gruppi consiliari. Nel pomeriggio, alle 15, il presidio si è spostato davanti alla sede dell’Unione Industriale, dove è stata avviata la discussione tra sindacati-azienda.
Protesta e solidarietà
Davanti allo stabilimento di Andezeno è presente la tenda rossa della Flai in presidio permanente. Oggi, le Rsu di Saiwa e della Lavazza andranno ad Andezeno a portare la solidarietà dei lavoratori delle due aziende.
La Regione Piemonte ha convocato per mercoledì 3 ottobre un tavolo alla presenza di azienda e sindacati.
Ad annunciarlo, l’assessora al Lavoro della Regione Piemonte Gianna Pentenero, che ha partecipato venerdì scorso al presidio indetto dai lavoratori davanti ai cancelli della fabbrica.
“Chiediamo alla proprietà – ha aggiunto Pentenero – di ritirare la procedura e sedersi al tavolo delle trattative senza la spada di Damocle dei licenziamenti. La decisione di chiudere l’unico stabilimento italiano del gruppo, creando così un grave problema occupazionale al territorio è grave e poco comprensibile. Mi auguro che l’azienda rivaluti la propria decisione, individuando soluzioni alternative che consentano il mantenimento della produzione e dei posti di lavoro ad Andezeno. La Regione è disponibile sin d’ora a valutare ogni possibile intervento per raggiungere questo obiettivo“.
“Se ancora una volta la logica della delocalizzazione finirà per penalizzare i 57 dipendenti invitiamo tutti gli italiani a non bere più sia l’Hag che lo Splendid.” Lo ha dichiarato il Segretario Generale di Confintesa, Francesco Prudenzano.
“Il Governo Italiano – ha aggiunto Prudenzano – metta in atto tutte le azioni volte ad impedire l’ennesima delocalizzazione che getta nella disperazione 57 famiglie“.