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venerdì 22 Novembre 2024
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Caffè Greco costretto a rimuovere le pedane: lo stop arriva secco dal Tar

Il Tar, nelle motivazioni ha rilevato che l’estensibilità oltre il perimetro consentito in base alle norme formulate per l’emergenza pandemica necessità dell’assenso scritto di «tutti gli esercizi commerciali aventi diritto»

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ROMA – Avevamo lasciato il Caffè Greco nella questione in sospeso con il Tar della Capitale, nel tentativo di ottenere il via libera per disporre delle pedane messe fuori dal locale. L’obiettivo era aumentare il numero di posti per il servizio, ma aveva incontrato l’ostacolo dei negozi circostanti. La vicenda si è conclusa con un no secco e quelle postazioni devono esser rimosse. Leggiamo la notizia di Giulio De Santis su roma.corriere.it.

Caffè Greco dovrà rimuovere le pedane dei dehors

L’Antico Caffè Greco dovrà rimuovere sedie e tavolini in via Condotti, davanti al locale. A stabilirlo il Tar che, con un’ordinanza, ha bocciato l’espansione da 20 a 63 metri dell’occupazione di suolo pubblico decisa dai gestori dello storico bar del centro storico.

Contro il tentativo dell’Antico Caffè Greco di ampliare lo spazio per i tavolini sfruttando il via libera del Comune all’ampliamento per sostenere le attività danneggiate dell’emergenza Covid, si erano opposti Prada e la gioielleria Damiani, possessori di locali confinanti con lo storico ritrovo aperto nel 1760.

Il Tar, nelle motivazioni ha rilevato che l’estensibilità oltre il perimetro consentito in base alle norme formulate per l’emergenza pandemica necessità dell’assenso scritto di «tutti gli esercizi commerciali aventi diritto». Questo perché la concessione – come osserva il Tar – non può essere autorizzata se pregiudica i diritti dei terzi, quali la visibilità, l’affaccio e l’immagine. Prada e Damiani, fin da subito, hanno espresso la loro opposizione. È la seconda bocciatura del Tar dopo il rifiuto del Municipio I che aveva respinto il piano, ordinando la rimozione dei tavolini entro sette giorni dal 20 maggio scorso.

 

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