domenica 22 Dicembre 2024
  • CIMBALI M2

Caffè Gioia in Perù alla ricerca di Specialty di Amazonas e Cajamarca

Da leggere

  • Dalla Corte
  • Brambati
  • TME Cialdy Evo
  • Water and more
Demus Lab - Analisi, R&S, consulenza e formazione sul caffè

SALERNO – Gli esperti dell’azienda salernitana Caffè Gioia hanno effettuato un viaggio organizzato dall’ente peruviano PromPerù, per selezionare e conoscere i migliori caffè biologici prodotti nelle regioni Amazonas e Cajamarca. Da diversi anni Caffè Gioia produce la linea Caffè Gioia Organic, fiore all’occhiello dell’azienda, ma non si era mai spinta fino alle piantagioni alla ricerca delle eccellenze.

Il viaggio è stato lungo ed ha portato l’azienda a toccare con mano il lavoro duro e difficoltoso che i piccoli produttori peruviani svolgono nelle loro terre, ad altitudini che variano tra i 1.500 ed i 1.900 metri sul livello del mare, in terreni a volte scoscesi e difficili da raggiungere

Piantagione di caffè
Piantagione di caffè

Soltanto arabica

In Perù si coltiva esclusivamente caffè arabica delle varietà Tipica, Caturra, Pache, Catimor, Catuai, Mundo Novo, Maragogype e le varietà speciali Bourbon, Geisha.

qualità di caffè La varietà maggiormente coltivata è però la Catimor in quanto resistente alla Roya, un fungo molto aggressivo che attacca le piante del caffè e che provoca la caduta dei frutti prima della completa maturazione.

chicchi di caffè gialli giallo
Chicchi di caffè sulla pianta

La raccolta avviene con il metodo picking nei mesi da marzo a settembre, mentre la lavorazione è esclusivamente con metodo “lavato”.

Il frutto viene spolpato, lavato, lasciato a fermentare (in vasche o in sacchi di plastica) dalle 8 alle 24 ore a seconda dal clima, della temperatura e dell’altitudine, rilavato ed essiccato con il pergamino, mentre per produrre il pregiatissimo caffè Honey, i pochi coltivatori che lo fanno, lasciano essiccare i chicchi subito dopo la spolpatura, senza fermentazione e senza nessun tipo lavaggio. Raggiunto il grado di umidità dell’11/12% i chicchi vengono trasportati nei centri di raccolta (foto 9), selezionati e preparati per esportazione.

La maggior parte dei centri di raccolta visitati durante il viaggio, sono costituiti in cooperative più o meno grandi che assicurano ai piccoli produttori un ricavo tale da poter sostenere la continuità produttiva.

Le cooperative, inoltre, si occupano della commercializzazione del caffè ed offrono ai coltivatori associati una serie di servizi gratuiti. Tra cui, assistenza di agronomi, utilizzo di attrezzature per la spolpatura delle bacche; analisi organolettiche e sensoriali dei diversi lotti; corsi di formazione per i giovani figli dei coltivatori che intendono continuare la produzione. Infine scuole per i bimbi con annesse biblioteche e sale computer.

Molte sono state le cooperative visitate ed ognuna di esse merita di essere menzionata. Per l’enorme lavoro che svolge nell’attenta selezione dei vari caffè, speciali e non, che commercializzano.

Quali sono le cooperative dei produttori

Come Cooperativa Agraria Cafetalera Bagua Grande Ltd, Cafè Monteverde E.I.R.L., Cooparm; Cooperativa Agraria Rodriguez De Mendoza, Aprocam; Asociacion De Productores Cacaoteros Y Cafetaleros De Amazonas; Cecafe Lonya Grande; Aproccurma – Asociacion De Productores Cafetaleros De La Cuenca Del Rio Maranon; C.A.C. – La Prosperidad Chirinos, Casil, Canfrocafe e Ecoforest.

Tutte le visite si sono concluse con delle sessioni di cupping su specialty coffee. Per la valutazione e la selezione di caffè bio da inserire nella gamma Caffè Gioia organic e convenzionale.

CIMBALI M2

Ultime Notizie

Carte Dozio