NAPOLI – Succede che la Rai stia facendo circolare in queste ore un video anticipazione di Report. E guarda caso il video riguarda Napoli e il suo caffè. Non un caffé qualunque, ma il caffè di Gambrinus, storico bar di piazza Trieste e Trento. Ebbene cosa emerge dal video? Che il caffè del Gambrinus sarebbe “na fetenzia”.
Si, avete capito bene. Il caffè del bar più noto e importante di Napoli, caffè storico, meta di letterati e poeti durante la belle epoque ed oggi tra le mete “immancabili” del turismo e consuete per l’utenza cittadina, farebbe schifo.
Ad affermarlo è Andrej Godina, responsabile per l’Italia della coffe education di Scae (Speciality Coffee Association of Europe), che con i suoi collaboratori e Report ha girato nei bar di Napoli, Roma e Firenze per valutare il caffè.
E la sorpresa – secondo il Corriere che riprende l’anticipazione – è che il caffè napoletano è bruciato, amaro, non acido… eccetera eccetera. Conclusione di Godina:” Ho sempre sentito parlare di buon caffè di Napoli. Ma devo sfatare questo mito”. Cosa per altro che aveva già spiegato in sue considerazioni forse ancora più gravi sul suo blog personale.
Senza voler sottolineare le origini di Godina, triestino, (Trieste è patria di Illy che il tizio considera il top, come afferma egli stesso ) ci domandiamo: ma fosse il solito Sputtanapoli ai danni della città? E lo domandiamo ad Antonio Sergio, titolare del Gambrinus, erede di una tradizione che va avanti da oltre cent’anni.
Sergio allora? Che ne pensa? Ha visto il video?
Si, l’ho appena visto. E devo dire che prima mi è scappato un sorriso… Il caffè a Napoli non è buono? Non le fa ridere? E’ successa la stessa cosa con l’acqua, con la pizza, la mozzarella. Adesso tocca a noi.
Noi la chiamiamo Sputtanapoli.
E’ un attacco a Napoli. Sia chiaro: noi ogni giorno serviamo 3000 caffè qui al Gambrinus. TREMILA! E può capitare che un caffè non esca buono. Il caffè è un manufatto, è come un’impronta digitale, ogni caffè ha un suo dna. Anche il caffè ha una sua personalità singola. A Godina sarà capitato un caffè non venuto bene, non lo metto in dubbio. Fa specie però che da un caffè si possa affermare che a Napoli il caffè non è buono.
Dunque un caffè non buono può capitare?
Su tremila? E certo. Sarebbe presuntuoso affermare il contrario. Può capitare nel cambio acqua o per altri fattori. Ad esempio se non lo si beve subito. Quanto all’acqua che eroga la macchina che secondo Godina è sporca… è sporca di caffè, ve ne rendete conto? E ci tengo a dire che la miscela è Moreno, usata dall’80 per cento dei bar napoletani. Ed è un’azienda di Napoli. In passato abbiamo rifiutato altre generosissime offerte di aziende del Nord: io sono campanilista, al caffé napoletano ci tengo.
A Godina dunque cosa rispondiamo?
Magari lo invitiamo in Svizzera, a Basilea, dove da sette anni come Gambrinus serviamo la Fiera Internazionale dell’Arte Moderna e Contemporanea, l’Art Basel, con le nostre macchine, i nostri caffè, le nostre tazzine.
Un’ultima domanda: secondo lei questa storia danneggerà il Gambrinus e più in generale Napoli?
Son dispiaciuto, sia chiaro. Ma credo che non porterà assolutamente alcun danno, anzi ci porterà più gente. E’ chiaro che è un attacco a Napoli, è quello che definite Sputtanapoli, è così. Ma io dico sempre che il peggior caffè napoletano è il miglior caffè di Torino, la peggiore pizza napoletana è la migliore di Milano. Siamo spiritosi, belli, sappiamo fare le cose e viviamo in una città che incanta. Ma attaccare Napoli è di moda, è motivo di pubblicità. Quando sei il migliore ti perdonano tutto tranne il successo. E a Napoli abbiamo il successo. E ci invidiano. Pure il caffè.
Lucilla Parlato
Fonte: http://www.insorgenza.it/caffe-gambrinus-antonio-sergio-noi-i-peggiori-solito-sputtanapoli/