domenica 22 Dicembre 2024
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Caffè Florian, giù le serrande: il primo bar del mondo non chiuse neppure per le Guerre mondiali

Stanno facendo il giro del web le immagini delle calli e dei campi deserti. Ora Venezia offrirà anche l'inconsueto scenario delle imposte chiuse degli alberghi e delle serrande abbassate dei caffè perchè chiude anche il Caffè Florian: è la filiera dell'accoglienza del turismo di lusso che si ferma

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VENEZIA – Il Coronavirus non lascia indenne niente e nessuno, neppure i locali storici. Nemmeno il bar più antico al mondo. Dopo aver visto l’effetto di questa emergenza sanitaria su questi luoghi simbolo della città di Trieste, adesso è il turno anche del Caffè Florian. Uno spazio che raramente vede le serrande abbassate per causa di forza maggiore (acqua alta, guerre e ora…epidemie), ma che stavolta ha dovuto allinearsi alle direttive del Governo.

Accesso chiuso al pubblico di turisti (quelli che ancora rimangono) e cittadini (quelli che ancora escono), in attesa di tempi migliori. Insieme a questa simbolica chiusura, quella degli hotel pluristellati: il turismo di lusso subisce un forte arresto in una città da sempre meta dei flussi dei viaggiatori di tutto il mondo.

Leggiamo tutto dal sito veneziaradiotv.it.

Caffè Florian, storico locale veneziano chiude

Una decisione che arriva in un momento in cui a Venezia stanno chiudendo anche gli hotel a cinque stelle. Si ferma la filiera del lusso quella cioè che a differenza dei b&b deve sostenere i costi fissi più esorbitanti che solo una clientela danarosa riesce a coprire.

La direzione del caffè storico parla di una situazione di allarme. Di un aggravamento delle già numerose incognite. Non è difficile immaginare che tra le incognite ci sia anche il tassametro degli stipendi del personale che continuava a scorrere in un locale che non raccoglieva introiti.

Caffè Florian

Impressiona che dal 1720 il locale non abbia mai chiuso i battenti passando per i momenti più bui come quelle delle due guerre mondiali e le due acque grandi accogliendo personaggi come Goethe e Rousseau, Byron, Foscolo, Proust, Warhol ed Hemingway.

La comunicazione agli albergatori veneziani

A Stefania Stea vicepresidente dell’Ava associazione veneziana albergatori il compito di annunciare la chiusura degli alberghi della città.

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