MILANO – Bere un buon caffè è tra i gesti più comuni e quotidiani che si possano compiere. Per coglierne appieno i sapori e decifrarne tutte le caratteristiche organolettiche, però, è necessario conoscere alcune tecniche: come per il vino, la birra o l’acqua, infatti, anche il caffè può essere degustato per apprezzarne il gusto, trovare l’abbinamento più adatto con le ricette che si intendono preparare o, ancora, farne un ingrediente che esalti il sapore dei piatti.
In occasione del lancio delle due nuove Colombian Terroirs Limited Edition, Cauca e Santander, Fine Dining Lovers ha avuto l’occasione di farsi svelare i segreti della corretta degustazione del caffè da Karsten Ranitzsch, Head of Coffee Nespresso: ecco allora le 5 regole per la perfetta degustazione di un caffè espresso.
1. Scegliere gli strumenti adatti
Può sembrare scontato, eppure non lo è: quando si parla di cupping – la degustazione del caffè – il cucchiaio adatto può fare la differenza. Quello giusto dev’essere sempre in acciaio inossidabile, per non alterare i sapori, e avere una parte concava molto profonda e pronunciata: in questo modo è possibile, allo stesso tempo, sentire aromi e sapore di una buona quantità di caffè.
2. Appagare la vista
Se è vero che il caffè si degusta soprattutto attraverso i sensi del gusto e dell’olfatto, anche l’occhio vuole la sua parte: prima di iniziare la degustazione vera e propria, infatti, è importante osservare la crema del caffè assicurandosi che sia morbida e densa allo stesso tempo, e che le bollicine di anidride carbonica in essa contenuta siano piccole e distribuite uniformemente.
3. Liberare gli aromi
Oltre che buona da gustare, la parte cremosa del caffè ha il preciso compito di preservare gli aromi del caffè ed evitare che si disperdano troppo presto al contatto con l’aria: la degustazione vera e propria inizia quindi annusando i profumi che la crema sprigiona, per poi smuoverla lentamente con il cucchiaino. Ripetendo questo gesto si avrà il primo contatto con l’aroma più autentico di quella precisa miscela di caffè.
4. Inspirare non basta
Al bando la timidezza: proprio come il vino, anche il caffè dev’essere degustato “risucchiando” energicamente qualche sorso dal cucchiaio, in modo forse un po’ rumoroso ma necessario per esaltarne tutte le caratteristiche. Così facendo, infatti, gli aromi del caffè vengono spinti nella parte posteriore dell’apparato olfattivo, dove vengono percepiti in modo più profondo e completo.
5. Gustare, ma non solo
Dopo vista e olfatto, il gusto diventa a questo punto il grande protagonista della degustazione: continuando a sorseggiare lentamente il caffè, è importante distribuirlo in tutta la bocca in modo uniforme. Prima di ripetere questo passaggio, se necessario, bisogna comunque aspettare qualche minuto per percepire il retrogusto che ogni differente miscela di caffè lascia sulle papille gustative.
Gli altri sensi non vanno comunque dimenticati: per spiegarne il motivo Ranitzsch propone una piccola sfida, provare ad assaggiare un sorso di caffè “eliminando” l’olfatto, tappandosi quindi il naso. Una missione impossibile: il mix di aromi è infatti così ricco da essere esaltato solo continuando a combinare i due sensi, gusto e olfatto, che si rafforzano a vicenda.