mercoledì 30 Ottobre 2024

Locali storici: la legge per preservarne il patrimonio, fondo di 150 mln in tre anni

Il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio: "I centri storici al pari di quelli delle città europee ormai si somigliano un po’ tutti. Sono dominati dagli stessi marchi dell’abbigliamento come della ristorazione. E locali come questi storici italiani al pari dei monumenti sono rimasti tra gli unici elementi a differenziare le città. Vogliamo tutelarli per il loro valore culturale ma anche per questa loro funzione fondamentale"

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Arriva il provvedimento per tutelare e valorizzare luoghi simbolo dello stile di vita italiano che hanno subito le difficoltà legate alla pandemia e all’escalation dei costi subito dopo. Dal Florian di Venezia al Gambrinus di Napoli fino ad alberghi come l’Hotel Parlamento di Firenze: il disegno di legge riconosce un piano di sostegno a tutela e valorizzazione dei locali storici italiani, da realizzare attraverso un fondo di 150 milioni di euro in tre anni, istituito presso il ministero delle Imprese e del Made in Italy (che provvederà a stabilire i criteri e le modalità di ripartizione del fondo). Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Giorgio dell’Orefice per Il Sole 24 Ore.

Il disegno di legge per valorizzare i caffè storici

MILANO – Sono luoghi simbolo delle città, spesso visitati dai turisti come veri e propri monumenti e, proprio come i monumenti, attrattori di turisti. Sono luoghi frequentati dalle celebrità di ogni epoca e nei quali spesso sono state lanciate ricette diventate famose, vere e proprie mode.

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Sono il Florian di Venezia, il Biffi di Milano, il Gambrinus di Napoli e ancora il Caffè Greco di Roma, con il tavolino fisso di Giorgio de Chirico, il Ristorante la Bersagliera di Napoli, amato da Totò per gli spaghetti, il Ristorante Zeffirino di Genova, la Casa del Brodo “dal Dottore” di Palermo.

E ancora, alberghi come l’Hotel Bernini Palace di Firenze, o l’Hotel Parlamento che risale a quando, tra il 1865 e il 1871, Firenze divenne capitale del Regno d’Italia, l’Antica Locanda Mincio a Valeggio sul Mincio (Vr), dove sostò Napoleone nel 1796, il Caffè Fiorio di Torino (dove fu inventato il cono gelato da passeggio) o ancora il Caffè Paszkowski di Firenze dove si tenne il primo caffè-concerto con un’orchestra interamente al femminile nel pieno del ventennio fascista.

Sono bar, pasticcerie e caffè letterari ma anche ristoranti e alberghi e che sono al centro di un disegno di legge (primo firmatario il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio) e che è stato presentato a Palazzo Madama.

Un provvedimento per tutelare ma anche valorizzare luoghi simbolo dello stile di vita italiano, oggi tanto ricercato dai turisti, e che hanno subito le difficoltà legate alla pandemia prima e all’escalation dei costi subito dopo, e che ora sono messi a dura prova dalla pressione di una concorrenza spesso internazionale che sta sempre più monopolizzando i centri delle città italiane.

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