MILANO – Caffè e gelato: una sinergia che è stata esplorata in un articolo pubblicato sul sito di Host 2019 e che ora noi riportiamo.
Il matrimonio s’ha da fare, e del resto caffè e gelato possono vantare una lunga e felice relazione. Ma con il tempo avviene sempre più che il matrimonio oltre che d’amore (rappresentato dalla compatibilità dei gusti e degli ambiti) sia anche di interesse.
Ovvero che convenga a tutti, e non a caso l’ibridazione tra questi due prodotti nei locali è sempre più diffusa.
“Il caffè è il più vecchio alleato del gelato – dice Stefano Pillot, direttore generale di Galatea. –, basti pensare all’affogato e al gelato al gusto caffè.
Del resto, un locale deve proporre un’offerta completa e deve potere lavorare 12 mesi e abbattere i costi di gestione. Per questo andremo sempre più verso una multifunzionalità dei locali, che al momento nel nostro Paese è più tipica del Centro-Sud.
È indubbio che è in atto una selezione delle gelaterie in Italia. Da parte nostra, consigliamo coerenza, trasparenza e onestà verso il cliente”.
“Non riesco a pensare a nessun prodotto che si combini meglio con il gelato del caffè – conferma Federico Tassi, direttore di Cattabriga – Iceteam 1927 del gruppo Ali.
– È ideale sia come spazi sia come tecnologia, con le macchine che possono perfettamente convivere nello stesso esercizio commerciale.
Inoltre, nel gelato come nel caffè il margine lordo di guadagno è elevatissimo: l’unica cosa che bisogna fare è vendere. L’importante è trovare macchinari adatti al tipo di consumo e scegliere la location giusta”.
Caffè e gelato oltre alla classica gelateria
“Negli ultimi anni la nostra offerta, da sempre volta a offrire la più vasta gamma possibile di soluzioni, si è allargata ai quei clienti che non hanno il gelato come business primario, bar, pasticcerie, alberghi o catering, ma che vogliono aggiungere un gelato di qualità alla loro proposta.
Per questo abbiamo ideato macchine, combinate o non, in grado di produrre anche piccole quantità. Una vaschetta ogni 10 minuti contro le abituali due-quattro, ma che sono in grado di lavorare anche con una carica da mezzo litro.
Ideali per un consumo giornaliero, occupano poco spazio in cucina. Del resto i ristoranti sono sempre più attenti a proporre un dessert di qualità. Sono macchine che non pongono confini alla creatività dello chef permettendogli di realizzare anche piccole quantità di gelato sul momento”.