MILANO – La controversa sentenza di un giudice della Corte Superiore della California, che ha posto l’obbligo di etichettare il caffè come potenzialmente cancerogeno, continua ad agitare l’industria e le associazioni.
In prima fila la Specialty Coffee Association (Sca), che ha il suo quartier generale americano proprio in terra californiana, a Santa Ana.
In una nota apparsa sul suo sito, l’associazione sottolinea come la sentenza e le misure che ne saranno la conseguenza contribuiranno a confondere i consumatori.
E creeranno notevoli problemi, in particolare, alle aziende più piccole, che saranno costrette a destreggiarsi in un ginepraio giuridico.
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