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lunedì 28 Aprile 2025
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Caffè e cacao, i produttori cambiano approccio e attendono il calo dei prezzi: le nuove strategie di Lavazza, Starbucks e Venchi

A Londra le posizioni lunghe sul cacao sono scese al minimo degli ultimi 20 anni e una netta contrazione si è registrata anche a New York. Segno che gli operatori del settore credono che i prezzi non possano espandersi più di così.  A febbraio 2025 le quotazioni del cacao hanno fatto un balzo del 77,4% rispetto allo stesso mese del 2024. E il confronto con il 2020 è ancora più impetuoso: +262,9% (dati Federconsumatori). In termini assoluti significa che una tonnellata di cacao tra il 2024 e il 2025 è arrivata a costare oltre 10 mila dollari

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Dopo l’incremento di prezzo del 2024, quando le quotazioni hanno superato i 10 mila dollari per una tonnellata di materia prima, alcune imprese hanno cambiato approccio preferendo la prudenza: questo è, ad esempio, il caso dell’azienda specializzata in gelati e cacao Venchi. Anche alcuni grandi marchi nel mondo del caffè, tra cui Lavazza e Starbucks, stanno adottando tattiche più prudenti, riducendo le coperture a periodi brevi. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Sara Bichicchi per il quotidiano Milano Finanza.

La strategia dei grandi marchi del caffè e cacao tra Lavazza, Starbucks e Venchi

MILANO – Il prezzo del cacao arriva da mesi di corsa che hanno avuto un impatto concreto sul carrello della spesa. Le uova di Pasqua, in particolare, dal 2021 hanno registrato un aumento del 31%. Proprio a causa delle quotazioni della materia prima, salita a un livello tale che i produttori di cioccolato, come racconta il Financial Times, hanno ridotto l’uso di coperture contro i rialzi.

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Le fave di cacao (Pixabay licensed)

A Londra le posizioni lunghe sul cacao sono scese al minimo degli ultimi 20 anni e una netta contrazione si è registrata anche a New York. Segno che gli operatori del settore credono che i prezzi non possano espandersi più di così.

A febbraio 2025 le quotazioni del cacao hanno fatto un balzo del 77,4% rispetto allo stesso mese del 2024. E il confronto con il 2020 è ancora più impetuoso: +262,9% (dati Federconsumatori). In termini assoluti significa che una tonnellata di cacao tra il 2024 e il 2025 è arrivata a costare oltre 10 mila dollari.

Il 23 aprile i futures con consegna a luglio trattano su un livello un po’ più basso, intorno agli 8.840 dollari alla tonnellata.

Nel 2024 i produttori di cioccolato avevano adottato una strategia di tutela dai rialzi attraverso dei futures di lunga durata. I futures sono derivati che consentono agli acquirenti e ai venditori di concordare il prezzo di una materia prima per una transazione futura. Un produttore di cioccolato può, quindi, acquistare futures sul cacao per assicurarsi un prezzo fisso, indipendentemente dalle fluttuazioni del mercato che può risentire, ad esempio, delle condizioni climatiche nei paesi di produzione delle fave di cacao (prevalentemente Costa d’Avorio, Ghana, Camerun e Nigeria).

Tuttavia, questi strumenti finanziari hanno costi elevati e nel 2025 molte aziende preferiscono farne a meno.

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