MILANO – Il caffè nel cinema, il caffè nei libri e nei documentari: una bevanda trasversale che viene rievocata come tratto culturale in tutte le forme artistiche possibili. Il connubio caffè e arte non è una novità, ma è quasi un tema ricorrente nei secoli: leggiamo dal sito cialdablog.com come si è espresso (l’espresso) su tela.
Caffè e arte vanno a braccetto
Il caffè, già dai primi di anni di diffusione in Europa, si è inserito non solo sulle tavole dei cittadini, ma anche nella cultura. Ne sono un esempio i tantissimi riferimenti al caffè nell’arte, che possiamo ritrovare nei dipinti degli artisti più famosi di tutti i tempi.
Una delle più celebri opere d’arte a livello mondiale in cui possiamo ammirare il caffè è senz’altro La fine della colazione, di Pierre-Auguste Renoir, datata 1879. Nel dipinto possiamo notare alcune tazzine di caffè ancora sulla tavola, dopo il pasto. E l’uomo che attrae le dame ritratte, accendendosi una sigaretta. Gesto tipico della maggior parte degli amanti del caffè.
Altra opera degna di nota in cui si fa riferimento al caffè è la Colazione nello studio di Manet, del 1867
Qui, il protagonista è un giovane studente, in primo piano, vestito in modo ineccepibile. Sul retro, in contrasto, una tavola piuttosto disordinata sulla quale si può scorgere una tazza di caffè.
Se parliamo di caffè e arte, non possiamo dimenticare Van Gogh, con il suo Caffè di notte, del 1888
Lo stile è quello tipico del celeberrimo pittore, che tanto abbiamo ammirato nella Notte Stellata. Qui viene rappresentato un bar ancora pieno, nonostante l’ora tarda, con il cameriere che si aggira tra i tavoli. Tutt’intorno, bicchieri vuoti, una coppia e qualche cliente stanco.
Merita infine una citazione anche Munch, con il suo Al tavolo del caffè, del 1883. In questo caso, la tazza di caffè è in primo piano. Il dipinto è uno splendido esempio del gioco di colori di cui l’artista fu maestro.