MILANO – Sempre più messo in discussione, il prezzo dell’espresso sembra destinato a spostarsi dall’irremovibile un euro a tazzina. Questo perché gli operatori del settore, spingono per attribuire il giusto valore alla qualità del prodotto finale, frutto spesso di un grande lavoro lungo tutta la filiera.
E’ un fatto che il caffè, sia una bevanda tanto consumata quanto sottovalutata dal consumatore italiano, che ne vuole godere quotidianamente, senza però andare oltre la barriera dell’euro. Adesso, con l’arrivo di Starbucks a Milano e il movimento dello Specialty Coffee, anche le abitudini di consumo dovrebbero cambiare. Questa è almeno la prospettiva.
Tuttavia, esiste anche un movimento opposto, che invece gioca sul deprezzamento piuttosto che sull’aggiunta di valore. Una sorta di rivoluzione del caffè, in risposta alla crisi che ha colpito il settore, tradotto in un marchio: Il Caffè del Mio bar.
Per descrivere questa idea innovativa, riprendiamo le stesse parole dei fondatori che, sul loro sito, hanno spiegato chiaramente la loro mission.
«Chi lavora in questo settore sa che la situazione generale dei bar non è delle migliori. La crisi ha colpito anche in questo ambito, considerato fino a qualche anno fa inattaccabile. I motivi sono molteplici, a partire dall’impegno economico per l’arredamento, l’affitto dei locali, l’energia elettrica; il costo dei collaboratori, del gas, il rispetto degli studi di settore, la liberalizzazione delle licenze, spese varie, ecc. Non c’è gestore che non si lamenti. Noi abbiamo analizzato ciò che meglio sapevamo fare: il caffè.
Abbiamo rilevato una torrefazione. Poi abbiamo studiato 3 miscele di caffè a nostro giudizio “speciali”. Siamo stati attenti a non generare costi superflui che caricassero ulteriormente le finanze già precarie degli operatori del settore e ci siamo dati delle regole. “non generare costi che avrebbero intaccato negativamente il costo di quel povero chicco che tanto gusto può dare alla vita quotidiana”.
Mio Bar. La tazzina a 50 cent!
L’imprenditore può contare su diversi vantaggi. Questo particolare format infatti, comprende altre strategie di marketing, in store promotion e comunicazione che saranno rese note agli interessati alla “rivoluzione nel mondo del caffè”.
“Il Caffè del Mio Bar” avvia la sua rivoluzione nel 2015 come marchio della società Caffè Mgf s.r.l., con una missione ben precisa a supporto del venditore e del consumatore.
Una risposta alla crisi
“Il Caffè del Mio Bar” ha analizzato a fondo tutto il processo del caffè. In collaborazione diretta con una torrefazione riconosciuta a livello mondiale con una lavorazione del caffè di qualità (torrefazione “Il Caffè Del Doge” di Padova con la quale siamo partner diretti).
Il Caffè del Mio bar ha ormai superato i confini italiani. Si trova infatti in vari Paesi Europei e oltre continente. In particolare, sono in essere contatti per la definizione contrattuale di vendita e distribuzione con i Paesi dell’Est, Croazia; Dubai, Marocco, Russia e Cina.
La strategia
Oltre alla distribuzione nei bar, punti vendita già esistenti e altri già in programma, considerando il caffè quale core business, è previsto lo sviluppo strategico dell’immagine e del prodotto all’interno di centri commerciali, stazioni, stadi; aeroporti, navi da crociera, ecc.
Tale concetto trova forma concreta nella creazione di corner dedicati per consentire alle varie location di offrire alla clientela un servizio di qualità e di immagine ancora non esistente sul territorio nazionale.
La qualità e il prezzo estremamente concorrenziale permettono inoltre di valutare, a seconda del posizionamento del corner, l’applicazione della vendita della tazzina di caffè a 50 centesimi.
