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sabato 02 Novembre 2024
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Caffè con la moka: ecco le 4 regole fondamentali secondo la scienza

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MILANO – Il caffè è una delle prime cose che facciamo ogni giorno appena svegli, ma siamo sicuri di farlo bene? Ecco cosa ne pensa la scienza!

La legge fisica alla base della macchinetta del caffè è la seconda Legge di Gay-Lussac: se il volume in cui è contenuta l’acqua non cambia, la pressione dell’aria aumenta al crescere della temperatura.

Pensateci un attimo: non è proprio quello che succede nella vostra moka? Avete un serbatoio ben rigido, il cui volume non cambia, che contiene l’acqua. E il suo volume non cambia: il fornello riscalda la temperatura dell’acqua e quindi la pressione all’interno del serbatoio aumenta.

Vediamo cosa succede successivamente e quindi quali sono le regole del buon caffè secondo la scienza!

1) Non riempite il serbatoio della moka oltre la valvola

La pressione esercitata sulla superficie dell’acqua la spinge a salire lungo l’unica via di fuga: il tubicino di quella sorta di imbuto che contiene il caffè. Se riempiamo troppo il nostro serbatoio non solo l’acqua, essendo in quantità maggiore, ci metterà di più a riscaldarsi, ma, cosa più importante, l’aria all’interno sarà minore e quindi minore anche la pressione esercitata sull’acqua che quindi farà più fatica a salire.

2) Non siate tirchi: mettete molto caffè macinato all’interno dell’imbuto

All’interno della nostra moka l’acqua sale lungo il tubicino finché non incontra il caffè, che oppone resistenza al suo passaggio. Nel frattempo la temperatura continua ad aumentare, e così anche la pressione che quindi spinge sempre più l’acqua che riesce ad opporsi, molto lentamente, alla resistenza del caffè: è in questo momento che il nostro caffè che dopo berremo acquista sapore e proprietà.

Il processo si chiama percolazione, cioè il passaggio lento di un liquido, nel nostro caso l’acqua calda, attraverso una massa porosa, nel nostro caso il caffè macinato. L’acqua penetrando nei chicchi macinati ne estrae tutte le essenze. Prendendone l’aroma, il sapore e le proprietà che ci daranno energia durante la giornata. Se non vogliamo un caffè annacquato quindi dovremo riempire l’imbuto il più possibile, in modo che l’acqua abbia una quantità maggiore di sostanza di cui impregnarsi. E in modo che, quando chiuderemo la nostra macchinetta, la polvere di caffè venga leggermente pressata: si creerà dunque quella massa porosa di cui ha bisogno l’acqua per la percolazione.

3) Tenete la fiamma molto bassa

Il processo di percolazione, affinché sia il più efficace possibile, deve essere molto lento. Dunque è buona abitudine mettere la nostra moka sul fornello più piccolo della cucina e tenere la fiamma al minimo. In modo che l’acqua che penetra nei chicchi macinati acquisti meglio le loro molteplici proprietà.

4) Chiudete bene la moka

Per ultimo, ma non per importanza, un consiglio che può sembrare banale. Una volta che l’acqua bollente avrà attraversato il caffè macinato, sarà pronta a passare attraverso il filtro ed uscire dal condotto.

In questo passaggio, se la caffettiera non è stata ben chiusa parte del caffè uscirà e, non ne perderemo solo in quantità che andremo a bere, ma anche in qualità, perché in quella parte fuoriuscita dalla moka potrebbero essere contenute proprietà e sapore del caffè che si andranno a perdere.

Ora non avete più scuse, quando invitate qualcuno per un caffè, saprete come farlo per passare una gustosa pausa che vi darà la giusta energia per tornare sui libri o a lavoro!

Adriana Vernice

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